Luigi Orione nacque a Pontecurone (AL) nel 1872 da umili genitori. Chierico poco più che ventenne, cominciò ad interessarsi dei ragazzi poveri, accogliendoli in una casetta nel rione di S. Bernardino, a Tortona (1893).
Fu quello l'inizio di un lungo cammino che ha portato Don Orione per le strade del mondo a diffondere gli aiuti spirituali e materiali provenienti dalla ricchezza della Divina Provvidenza e del suo cuore senza confini.
Per realizzare quanto il suo amore per Cristo e per i poveri andava progettando, cominciò a raccogliere attorno a sé collaboratori che diedero origine alla prima delle famiglie religiose, Figli della Divina Provvidenza.
Ben presto sorsero accanto ai Sacerdoti, anche gli Eremiti ciechi e vedenti e i Fratelli coadiutori, quindi le Piccole Suore Missionarie della Carità (1915), poi le Sacramentine adoratrici non vedenti, fino alla recente apertura della Comunità delle Contemplative di Gesù Crocifisso. Coinvolse numerosi Laici nel suo apostolato della carità. Insieme formano quella che fin dagli inizi Don Orione chiamò la Figli della Divina Provvidenza.
Nato e vissuto nella povertà, a contatto con tante ingiustizie sociali e in un mondo che andava scristianizzandosi, alzò la bandiera della carità di Cristo: "la carità e solo la carità salverà il mondo".
Sempre pronto alla chiamata del Signore, si lanciò con entusiasmo e coraggio ponendo ogni sua fiducia nella Divina Provvidenza. Si prodigò con tutte le sue forze nei terremoti di Reggio e Messina (1908) e della Marsica (1915).
Portò la sua opera caritativa ed il suo zelo per la Chiesa da un capo all'altro d'Italia e del mondo, ovunque erigendo scuole, chiese e soprattutto case per i poveri e i bisognosi, a tutti annunciando il Vangelo di Cristo.
La sua opera si è propagata in Europa, nelle due Americhe - ove egli fece due viaggi missionari - e poi in Africa e recentemente nei Paesi dell'Est europeo, nelle Filippine, in Giordania, in Messico e altrove.
Animato dai suoi quattro amori - "Gesù, Anime, Papa, Maria" - fece della sua vita un olocausto, un martirio, un canto, fedelmente, fino al giorno della sua morte, il 12 marzo 1940.
Il 26 ottobre 1980, Papa Giovanni Paolo II lo proclamò "Beato". Oggi vivono gli esempi e la venerazione de "l'apostolo della carità, padre dei poveri e benefattore dell'umanità dolorante e abbandonata" (Pio XII), "una delle personalità più eminenti di questo secolo per la sua fede cristiana apertamente professata e per la sua carità eroicamente vissuta" (Giovanni Paolo II). La sua devozione e viva nei suoi discepoli ed in quanto a lui ricorrono come intercessore di grazie spirituali e materiali.
Qualcosa sul carisma di Don Orione