Ven. FRATE AVE MARIA: “ Mamma cara, alle volte penso al nonno, buon'anima, od agli zii, quando li vedevo dare la tempera all'acciaio: dopo aver dato all'utensile la forma che essi volevano, lo mettevano per l'ultima volta ancora nel fuoco e quand'era rovente lo immergevano più volte nell'acqua... Noi pure siamo metalli che dobbiamo essere temprati dal Signore, e l'acqua e il fuoco che possono temprarci sono le prosperità e le avversità di questa brevissima vita mortale”.
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