SAN PIETRO A ROMA.

Un articolo di Don Orione scritto per la festa del Papa del 1934.
San Pietro a Roma
* Articolo di Don Orione scritto per il Bollettino della Madonna della Guardia nel 1934.
Pare fosse l'anno quarantaquattro dell'era cristiana, e un povero pescatore, di statura giusta e diritta, gracile, di volto scolorito, con barba folta e capelli ricci, calvo dal mezzo del capo verso la fronte, secondo che lo descrive Niceforo, ed oltre a ciò con due occhi neri, ma rossi dal continuo piangere, si partiva da Antiochia per venirsene a Boma. Il suo viaggio non fu soverchiamente lungo, che aveva fretta, e sapeva vincere lutti gli impedimenti. Sostò in Sicilia e poi a Napoli; dopo, salito su d'un naviglio, fu trasportato dai venti alle coste della Toscana, donde, fermatosi un momento a Pisa, si avviò, soletto e a piedi, alla Città dei Cesari, battendo la Via Aurelio e entrando per la porta del Gianicolo.
Alcuni, tra i Santi Padri, immaginarono che Pietro s'incontrasse allora in un pagano, e che, tra costui e il Principe degli Apostoli, si svolgesse un curioso dialogo.
Pagano: Donde vieni, o straniero?
Pietro: Vengo dal lontano Oriente.
Pagano: E a che vieni?
Pietro: Vengo a Roma a predicarvi Iddio, un Dio a voi sconosciuto. E vengo ad atterrare il regno di Satana.
Pagano: Ma, e chi sei tu?
Pietro: Sono uno dei Giudei che voi tanto detestate.
Pagano: Sarai, almeno, un grande e ricco Giudeo...
Pietro: Sono un poverissimo barcaiolo.
Pagano: Non sei letterato?
Pietro: Non ho studiato mai.
Pagano: Allora deve essere ben attraente quel Dio la cui religione tu vieni a predicare ai Romani!
Pietro: È un Dio morto per tutti e crocifisso in mezzo a due ladroni.
Pagano: E che vuoi predicare in nome di questo tuo Dio?
Pietro: L'umiltà e il sacrificio; la guerra alla superbia e alle passioni.
Pagano: E tu presumi stabilire questa sciocca dottrina in Roma?
Pietro: In Roma e in tutta la terra.
Pagano: E per quanto tempo?
Pietro: Per tutti i secoli.
Pagano: Ma, forse, Cesare sta per te?
Pietro: Cesare!? Vengo a spogliarlo del pontificato e a prenderne il posto, qui, in Roma.
Pagano: Ma egli ti farà ammazzare!
Pietro: Ed io morrò per Gesù Cristo!
Pagano: Va, povero pazzo! non può darsi stoltezza più stolta della tua!
E Pietro, dai piedi gonfi e polverosi, ma non stanchi, continuò il suo cammino, e fu albergato nel rione di Trastevere, presso il Ponte Rotto, e, senza più, si diede a predicare l'Evangelo e Gesù Cristo, Cristo Crocifisso... La sua dottrina di amore si diffuse miracolosamente nel popolo; e Pudente, Senatore Romano da Lui convertito, lo menò in casa sua, nel vico Patrizio, alle radici del Viminale, ove, più tardi, s'innalzò il tempio di Santa Pudenziana. Compiuti 25 anni di Pontificato in Roma, Pietro fu crocifisso; ma a Lui successe un altro Pietro per nome Lino; e poi un altro, un altro e sempre un altro, fino a Pio XI...
Pio XI è Pietro, su cui Cristo ha edificato la Sua Chiesa: Pio XI è Pietro, che conferma nella tede i suoi fratelli: in Pio XI parla Pietro, il Maestro universale, perpetuo, infallibile della verità dogmatica e morale, di quella verità suprema che in sé compendia la divina rivelazione e il Vangelo!
Oh! amiamo di tenerissimo amore Gesù Cristo nel Suo Vicario: Cristo in San Pietro: San Pietro in Pio XI, il dolce Cristo in terra!
DON ORIONE