RICORDO DI PAPA FRANCESCO

Ricordo l'Orioninità di Papa Francesco.
RICORDO DI PAPA FRANCESCO
Don Flavio Peloso
C’ero anch’io in Piazza San Pietro con una buona rappresentanza della Famiglia Orionina.
La fumata bianca dalla Cappella Sistina e il successivo annuncio “Habemus Papam!” hanno fatto esplodere la gioia di tutti il 13 marzo 2013, alle ore 19.06.
Il 21 aprile 2025, alle ore 7.35, dopo 12 anni della sua presenza e guida, Papa Francesco è stato chiamato alla Casa del Padre. In un attimo, nell’animo cala il vuoto che ognuno di noi cerca di riempire con i tanti ricordi che affiorano vivi alla memoria.
Lo conobbi in due occasioni in Argentina in occasione di celebrazioni di Professione religiosa. Mi rimase molto impresso il Videomessaggio alla Famiglia Orionina del 2009 indirizzato al Capitolo provinciale di Argentina. Parole semplici, cariche di vita, molto orionine, che ripresentai nel nostro Capitolo generale del 2016.
Mi tornano alla memoria soprattutto le due bellissime udienze di Papa Francesco al Capitolo generale del 2016: “Servi di Cristo e dei poveri”, ci ricordò. Al Capitolo generale 2022, raccomandò “Ci vuole fuoco!”. Riservò un’attenzione speciale alla nostra Famiglia Orionina e in entrambe le udienze volle salutare personalmente tutti i confratelli, suore e laici presenti.
Un altro momento molto forte è stato quando partecipò alla riunione dei Superiori generali del maggio 2016. Parlò con semplicità, calore e realismo della vita religiosa. Ripresi il passaggio di una sua risposta particolarmente efficace “Tra conflitti e tenerezza”.
Fin dal suo esordio, si comprese che il suo pontificato sarebbe stato particolarmente importante e stimolante per tutta la Chiesa. Risultarono subito anche alcune linee di speciale sintonia per noi Orionini in cammino con la Chiesa di Papa Francesco.
Mi appariva talmente evidente che Papa Francesco interpretava gli elementi più propri del carisma orionino – quasi da sembrarmi un orionino - e che avremo dovuto impegnarci a seguirlo in pieno che, durante la visita nella Parrocchia di Ognissanti, il 7 marzo 2015, volli dirlo pubblicamente nelle brevi parole del ringraziamento finale: “Nelle Sue parole e nel Suo esempio noi orionini, consacrati e laici, in tutto il mondo e non più solo a Buenos Aires come fino a due anni fa, comprendiamo meglio cosa richiede essere «secondo il cuore» di Don Orione”.
Adottò Francesco come nome, volendo indicare la scelta di aiutare la ripartenza della Chiesa dalla semplicità e essenzialità evangelica. Anche lui il Signore ha detto 'Va' e ripara la mia Chiesa'. Francesco, uomo semplice, non ha riparato la Chiesa con l'altisonanza di progetti e di attività vistose, ma con la testimonianza del Vangelo vissuto "sine glossa", nella povertà e nella fiducia nella Divina Provvidenza, andando all'essenziale dell'amore e della fraternità.
In questo importante e delicato passaggio della storia della Chiesa batta in noi un cuore di figli riconoscenti verso Papa Francesco che ispira preghiera e impegno a seguirne gli esempi e l’intraprendenza.