Santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo

Il fatto delle apparizioni a Caravaggio (BG). Il Santuario costruito dagli Orionini

Santuario della Madonna di Caravaggio – Fumo (Pavia)

 

Sono stato a celebrare la Messa con Processione al Santuario della Madonna di Caravaggio, a Fumo (PV) nel giorno della Festa il 26 maggio. 

Nel 26 maggio del 1432, infatti, la Santa Vergine apparve ad una donna di 32 anni, mentre raccoglieva l’erba per gli animali. Giannetta - così si chiamava - era molto triste e tribolata per le angherie e umiliazioni subite dal marito brutale e senza cuore. Era a tagliare erba per gli animali quando le apparve una Signora dignitosamente composta, alta nella persona, maestosa nel portamento, di aspetto celestiale e di bellezza ineffabile.
“Stese le mani, come persona afflitta, e alle parole unendo le lacrime, disse: "Il mondo, pieno d'iniquità, ha eccitato lo sdegno di Dio. Ma lo pregai pei miseri peccatori, a lungo supplicai, e finalmente Iddio si è placato”.
Invitò a digiunare e a pregare. I paesani accorsi sul luogo indicato da Giannetta videro le impronte dei piedi della Signora e fonte che cominciò a zampillare. Alle sue acque si moltiplicarono i miracoli, si moltiplicò la devozione e ne venne un grande Santuario molto frequentato anche ai nostri giorni.

Nei primi due decenni del ‘900, a quel Santuario Don Orione condusse molti pellegrinaggi diocesani di 1000, 1500 e fino 1700 persone.
Per questo venne spontaneo pensare di dedicare alla Madonna del Fonte di Caravaggio il Santuario per il quale fu donato il terreno dalla famiglia di Don Arturo Perduca.

La costruzione fu un miracolo di fede, di intraprendenza e generosità.

Don Orione l’annunciò con entusiasmo: “Il Santuario sarà monumento non solo di fede, ma anche di arte. Trapianteremo in Diocesi una delle più vetuste chiese che sono in Milano, la veneranda e mistica Basilica di S. Vincenzo in Prato, sorta dal 700 all’800, prima del mille”.

Fu costruito in tre mesi, quelli dell'Estate 1938. “La costruzione del Santuario avrà inizio il 15 luglio e sarà ultimata, al massimo, verso la fine di ottobre”. E così fu. “Posta l’ultima tegola il 29 ottobre 1938”, annunziò Don Orione. La prima Messa vi fu celebrata il 2 novembre per i Defunti.

Il bel Santuario dell’Oltrepò Pavese sorse con la collaborazione dei poveri, il lavoro di due squadre di venti chierici, il coraggio di Don Orione e con il contributo diretto della Madonna cui Don Orione chiese “Pagami l’affitto” per lo spazio occupato dalla sua statua nella Casa Madre tortonese. Prontissima rispose – la Madonna – con una ingente somma portata da due buone signore.

L’inaugurazione ufficiale del Santuario avvenne l’anno successivo, il 26 maggio 1939. Don Orione commentò soddisfatto: “Che gran cosa alzare un tempio al Signore, alla nostra Madre Celeste; offrire alla nostra Madre Celeste una Chiesa e dare ai fedeli la comodità di assistere alle sacre funzioni! Dobbiamo esultare! Questa nuova Chiesa è una grazia concessaci dal Signore”.

Le celebrazioni di oggi confermano il valore religioso di questo Santuario. È accorsa molta gente. Un bel gruppo di confratelli ha concluso il ritiro spirituale con la Celebrazione a Fumo.
Il rettore del Santuario, Don Patrizio Dander, ha reso grazie più di tutti perché, graziato dalla Madonna, ha potuto riprendere il suo servizio dopo un grave problema di salute.