FAMILY DAY: “DOVE C’È PIÙ FAMIGLIA C’È PIÙ CIVILTÀ”

Intervista a Don Flavio Peloso, superiore generale

FAMILY DAY: “DOVE C’È PIÙ FAMIGLIA C’È PIÙ CIVILTÀ”
Intervista a Don Flavio Peloso, superiore generale dell’Opera Don Orione
 

- Ho saputo che Lei ha dato il proprio incoraggiamento al Movimento Laicale Orionino nella mobilitazione per la famiglia e il “Family Day”.
- Sì, era da qualche giorno che avevo in animo di suggerire una mobilitazione, anche pubblica, del nostro Movimento Laicale sul tema della famiglia. Ho aspettato un poco perché, purtroppo, sulla scena italiana il tema della famiglia è molto politicizzato e non volevo che prendere posizione per la famiglia avesse significato politico, ma solo civile e culturale. Ora che ho letto il manifesto promotore “Più famiglia” e la dichiarazione della Conferenza Episcopale Italiana in favore del “Family Day” (a Roma, 12 maggio), chiarendone il significato esclusivamente laico e religioso, l’adesione e l’impegno attivo è totalmente convinto e direi doveroso.

- Che tipo di partecipazione al movimento per la Famiglia attuerà il Movimento Laicale Orionino (MLO)?
- Sarà una partecipazione diversificata, perché la realtà del Movimento Laicale in Italia è piuttosto vasta e articolata. Esso è formato da gruppi e associazioni di diverso impegno e formazione, tutti ispirati al carisma di San Luigi Orione. So che si stanno coordinando vari progetti. Innanzitutto il MLO ha dato la sua adesione pubblica al “Family Day”, poi ci sono iniziative di sensibilizzazione e di testimonianza a partire dalle proprie esperienze di famiglia e anche di Opera orionina. Infine ci sarà la partecipazione popolare del MLO al “Family Day”di Roma, il 12 maggio prossimo.

- Quindi portate in piazza il peso dell’esperienza del vostro movimento ecclesiale.
- Sì, non andiamo in piazza per una idea politica e nemmeno per una ideologia, ma per testimoniare che “la famiglia è bella” e che “dove c’è più famiglia c’è più civiltà” e, permettetemi di aggiungere anche, che “dove c’è più famiglia c’è più Dio”.
Molti laici sanno per esperienza gioiosa quanto è vero e buono il valore della famiglia. L’Opera Don Orione è impegnata con varie iniziative socio-caritative a sostegno della famiglia e a rimedio delle conseguenze di mancanza della famiglia.
Per questa esperienza andiamo in piazza. Nello spirito di Don Orione, vorremmo che il bene diventi cultura e che le opere di carità siano "fari di fede e di civiltà".

- Ma non sarà comunque inevitabile che il Family Day abbia un significato politico?
- Se per “politico” – come è ormai usuale in Italia – non si intende “partitico” e “ideologico” direi che questo significato il “Family Day” l’avrà ed è intenzionalmente voluto. E se i politici non vogliono perdere ulteriormente il contatto con la gente, dovranno pur tener conto della gente vera e di quello che essa vive e crede. La famiglia non è né di destra e né di sinistra, non è nemmeno dei cattolici: è un valore “trasversale”, come oggi si dice, cioè “universale”, o anche “naturale”, termine che ricollega noi cristiani al Creatore.

- Ma chi sostiene i PACS e Dico dice di non negare il valore della famiglia.
- E’ una ambiguità insidiosa. E’ vero che molti sostengono che PACS e Dico non sono “contro” la famiglia, ma “accanto” alla famiglia. Ma dare uno statuto giuridico ad altri tipi di unione familiare che non siano la famiglia è attaccare direttamente il valore fondamentale della famiglia. Siamo chiari: relativizzare la famiglia è in se stesso attaccare la famiglia e la sua esclusività.