Strenna Natalizia 2008 (IT)

È NATALE: ALZATI, ANDIAMO!
Il Natale e la fine dell'Anno 2008 offrono l'occasione per considerazioni, bilanci, statistiche, ricordi. Tutto al passato. A parlare di futuro sono rimasti oggi gli astrologhi, i bambini e i preti.
Il meglio che possa dare una società incapace di speranza è la cultura delle pantofole. E' l'ideale di una vita privata e comoda, nel confort del salotto, davanti al televisore che fa passare davanti allo spettatore la storia, illudendolo di esserne protagonista. Quando l'uomo si accorge che il suo ruolo è sempre più marginale non gli resta che immergersi nelle storie che non fanno storia, nelle chiacchiere sulle vicende altrui, nei mondi artificiosi delle telenovelas . La finzione e il mondo virtuale offrono un surrogato di vita alternativa, una second life , che appassiona quel po' che basta per tirare avanti. La vita vera, invece, appare poco interessante e fin insopportabile.
Le pantofole, il televisore, il computer sono spesso segno più di disperazione che di ricchezza, più di noia che di entusiasmo.
In questo contesto di attesa senza fatti e di tempo senza scopo, noi cristiani celebriamo l'avvento del Cristo, della Parola di Dio che si fa storia, dell'eternità che riempie il tempo. "Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14).
Il Natale di Gesù porta notizie sulle nostre “origini”, sul Padre nostro che è nei cieli e sulla nostra Patria . Non siamo figli solo di questo mondo. Veniamo da lontano, anche noi siamo figli di un Re. Il Natale suscita la nostalgia delle origini, la nostalgia del Regno di Dio, il desiderio del ritorno a quello che siamo: buoni, semplici, solidali, fraterni, figli di Dio. E' un ritorno al futuro: cieli e terra nuova, dove regna la pace e la giustizia, l'amore e la verità.
Questa nostalgia è benefica. È diversa dalle altre nostalgie umane che fanno volgere indietro, al passato. La nostalgia del Natale attrae al futuro, appassiona e mette in movimento. È speranza, non rimpianto.
Quel “bambino disceso dal cielo ”, come “ stella che brilla a Oriente ”, è il “ sole che sfolgora nel cielo di Pasqua ”. Quella Luce svela, oltre il nostro piccolo cono di luce, un orizzonte di vita ampio ed eterno che rende belli, interessanti e amabili i passi del nostro cammino.
E' Natale: alzati, andiamo!
“Sorgi e corri incontro alla nuova luce” (Don Orione).
Maria, Giuseppe, i pastori, il vecchio Simeone ed Anna, i Magi sono divenuti protagonisti di speranza perché, graziati dalla Luce, hanno saputo inserirsi nel solco della storia di Dio. Solo i piccoli, i poveri, gli umili sono disponibili al cammino sorprendente di Dio nella loro vita. “ Il Signore parla agli umili, ai puri, ai semplici. Adoriamo, o fratelli, adoriamo! Fa, o Signore, che camminiamo sempre pel retto cammino, sotto il tuo sguardo, sempre ai piedi della tua Chiesa, in umiltà grande, in semplicità ed esultanza ” (Don Orione).
Buon Natale e felice Anno nuovo, cari confratelli, Figli della Divina Provvidenza: “ siate buoni della bontà del Signore, e poi non temete mai che la vostra opera vada perduta. La bontà vince sempre ”. Buon Natale e felice 2009, alle Piccole Suore Missionarie della Carità che don Orione ha chiamato a “ vedere, sentire, servire Cristo nei poveri ”.
Buon Natale e felice 2009, ai tanti laici e laiche dell'Istituto Secolare e del Movimento Laicale Orionino: per mezzo vostro “la grande melodia della Provvidenza si dilati e si diffonda, e sparga la luce e il fuoco della carità di Gesù Cristo per tutta la terra”.
Giunga il mio augurio di Buon Natale e felice 2009 a quanti abitano o frequentano le nostre case, le scuole, le parrocchie e le missioni: “Siate tutti e siate sempre benedetti”.
Agli Amici e Benefattori della Piccola Opera della Divina Provvidenza ripeto con Don Orione: “ tutto è grande quando è grande il cuore che dà, ed è la carità di Gesù che muove a dare”.
E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
Don Flavio Peloso FDP
(superiore generale)