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Cosa sappiamo dell'esatto tempo della nascita di Gesù? Un'importante notizia archeologica conferma le notizie del Vangelo circa la nascita di Giovanni Battista e di Gesù.

Gesù è nato veramente il 25 dicembre?
Cosa sappiamo sulla storicità della sua data di nascita?
Se i Vangeli non dicono la data di nascita, come mai la Chiesa ha fissato proprio al 25 dicembre il suo Natale?

 

Innanzitutto va detto che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte. Questa primitiva tradizione della Chiesa di Gerusalemme e di Palestina ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Gesù, quelli che più conservavano memoria anche degli eventi familiari della vita di Gesù.

Oltre a questa tradizione, certa e seria, ci sono altre prove documentali e archeologiche che possono confermare la data del 25 dicembre? Sì.

Sul giorno di nascita i Vangeli forniscono una sola indicazione: Zaccaria ebbe la visione dell'angelo Gabriele mentre serviva nel Tempio di Gerusalemme durante il turno della classe sacerdotale di Abia, alla quale apparteneva (Luca 1, 5-8). Gesù nacque circa 15 mesi dopo (sei mesi tra il concepimento di Giovanni e quello di Gesù (Luca 1,26) più i nove mesi di gravidanza di Gesù.

Ebbene, un’importante notizia viene da uno degli antichi testi scoperti nelle 11 grotte di Qurmran che ha per titolo il Libro dei Giubilei ed è del II secolo a.C. In questo testo sono raccolte informazioni importanti sul culto presso il tempio di Gerusalemme, con nomi, date e molti dettagli. È stato il professore ebreo dell'Università di Gerusalemme, Shemarjahu Talmon, (1) che recentemente è riuscito a calcolare l'esatto ordine cronologico di servizio al Tempio delle classi sacerdotali basandosi sui rotoli di Qumran. Ha scoperto che la classe di Abia - classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista - entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre.

Collegata alle informazioni del Vangelo, questa notizia permette di arrivare a confermare la data di nascita di Gesù al 25 dicembre. Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato che avrebbe avuto un figlio, questo vuol dire che Giovanni il Precursore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l’Annuncio dell’angelo. Da notare che gli ortodossi festeggiano ancor'oggi l'annuncio dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria il 23 settembre.

Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più o giorno meno. L’antica tradizione liturgica

In conclusione, questa fonte archeologica di Qumran viene a confermare la tradizione delle ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù.

Il primo ad affermare con chiarezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma, nel suo commento al Libro del profeta Daniele, scritto verso il 204.

Nella cristianità la festa del Natale ha assunto una forma definita nel IV secolo, quando essa prese il posto della festa romana del “Sol invictus”, il sole invincibile, corrispondente all’equinozio d’inverno, il 21 dicembre. C’è in questo un significato pastorale: la nascita di Cristo è la vittoria della vera luce sulle tenebre del male e del peccato. È Gesù il Sole eterno.

(1) The Calendar Reckoning of the Sect from the Judean Desert. Aspects of the Dead Sea Scrolls, in "Scripta Hierosolymitana", vol. IV, Jerusalem 1958, pp. 162-199.

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