Biografia e ricordi.
Concetta Giallongo era siciliana, nata a Modica (Ragusa), il 10 dicembre 1925. È cresciuta nella fede e nella vita buona della sua famiglia. Fin da adolescente offrì la sua vita al Signore. Frequentò e, per qualche tempo seguì, le suore salesiane, poi continuò nel suo cammino di laica totalmente consacrata al Signore, prima in forma privata e poi, avendo conosciuto e collaborato con la Congregazione di Don Orione, nell’Istituto Secolare Orionino.
Fu professoressa a Torino, soprattutto di francese e di religione, e qui si inserì nella Parrocchia orionina “Sacra Famiglia” delle Vallette, come "donna al seguito degli apostoli", attiva, discreta, sensibile e attenta ai bisogni delle persone che aiutava anche con il suo stipendio. Era persona di grande religiosità e di molta vita di preghiera.
L’8 dicembre 1973, accompagnata spiritualmente da Don Ignazio Terzi, fece la sua consacrazione tra le Volontarie di Don Orione, in quell’anno approvate come “Pia Unione” secolare dal Vescovo di Avezzano. La sua dedizione spirituale e l’appartenenza alla Famiglia orionina divennero definitive, “suo calice e sua eredità”.
Da Torino, passò poi a Milano e, anche qui, fu vicina ai sacerdoti orionini, portando le sue doti di gentile femminilità nella Casa del Giovane Lavoratore, accanto a Don Stefano Ongari.
Terminato l’insegnamento a Torino, ritornò a Modica, in Sicilia, soprattutto per assistere il fratello infermo. Qui la raggiunsi, ricordo, con la mia prima telefonata nel 1990. Don Giuseppe Masiero mi aveva incaricato di accompagnare spiritualmente il cammino dell’Istituto Secolare. Mi colpì la sua gioia e le sue parole da consacrata contenta di Dio e desiderosa di fare del bene. “Vorrei fare di più per l’Istituto, ma ora la Volontà di Dio mi vuole vicina a mio fratello”.
Fu sempre fedele agli incontri delle Consacrate orionine, positiva nei rapporti, entusiasta della vocazione orionina secolare, sempre arricchente con la sua parola, sia nei colloqui personali e sia nel cammino comunitario. Teneva vivi i contatti personali con le altre sorelle d’Istituto, vi indirizzò varie vocazioni, contribuì con i suoi risparmi alle necessità economiche. Fu convinta sostenitrice della vocazione laicale e secolare e del cammino che portò al riconoscimento canonico dell’Istituto Secolare Orionino, il 13 maggio 1997. Fu tra le prime che fece la Professione perpetua secondo la nuova Regola di vita, il 6 agosto 1997.
Alla prima Assemblea generale dell’ISO, tenuta al Paterno di Tortona, nell’ottobre 1997, fu spontaneo per le sorelle eleggere Concetta come Responsabile generale dell’Istituto Secolare Orionino, che iniziava il suo cammino secondo la nuova “Regola di vita”, da poco approvata dalla Congregazione per la Vita Consacrata. In tale incarico fu riconfermata per un secondo sessennio che terminò nel 2009.
Per l’Istituto diede tutta se stessa, senza calcoli. Fece ripetuti e lunghi viaggi in America Latina e in Polonia per tenere i collegamenti e animare il cammino comune dell’ISO. Fu promotrice di solidarietà per alcuni progetti di bene in Brasile.
Ricordo la sua gioia in alcuni momenti particolarmente significativi della vita dell’ISO, per esempio quando presentò la Regola di vita a Giovanni Paolo II (foto sopra), oppure quando rappresentò l’Istituto nel saluto a Benedetto XVI durante la festa del Papa nell’Aula Paolo VI.
Dal 1998, essendo io divenuto Postulatore e Segretario della Congregazione, si offrì per dare un aiuto, dal momento che non aveva più impegni familiari. Alternava alcune settimane nella Curia di Via Etruria 6 ad altre trascorse a Torino e nelle attività per l’Istituto Secolare.
Fu presente, in Vaticano, alla lettura del Decreto di riconoscimento del miracolo che portò alla canonizzazione di Don Orione, evento che visse con grande intensità affettiva e spirituale. Dopo Gesù, Don Orione era tutto per lei, con una devozione e identificazione che coinvolgevano. Era lei a confezionare le reliquie ex corpore ed ex indumentis. Avevo vicino Concetta, quando provvidi a estrarre il Cuore di Don Orione dal reliquiario per un esame scientifico e per indorare il reliquiario prima di partire per l’Argentina. Poté prenderlo tra le mani, baciarlo, piangere di commozione.
Aveva buone capacità intellettuali, finezza d’animo, buona cultura umanistica e religiosa (le sue frasette in latino!), per cui oltre al lavoro tipico di Segreteria poté anche compiere studi su temi spirituali e storici riguardanti Don Orione e la Congregazione, alcuni dei quali sono stati pubblicati.
So che era apprezzata anche nella Conferenza Internazionale degli Istituti Secolari ed era inserita nella Commissione teologica.
Nel 2009, terminò l’incarico di Responsabile generale dell’ISO e continuò la sua vicinanza fraterna alle sorelle dell’Istituto, che visitò ancora una volta in America Latina e in Polonia. Continuò anche il suo aiuto di segreteria in Curia generale. Minuta nella persona e sempre più fragile per l’età avanzata, riteneva una grazia e una soddisfazione poter dedicarsi ancora alla Famiglia orionina, che era tutto quello che aveva di più caro e di più bello.
Negli ultimi due anni, lasciò il suo piccolo appartamento di Corso Orbassano 300, a Torino, e trovò amabile accoglienza nella Casa madre delle Piccole Suore Missionarie della Carità a Tortona. Era felicissima di essere a Tortona, vicina a Don Orione e al Santuario della Madonna, partecipe della vita della Congregazione, delle liturgie del Santuario; nella Cappella della adorazione eucaristica era fedele ai suoi turni di compagnia a Gesù. Manteneva ancora i contatti con molte persone, mediante telefono, mail, internet. Non si è mai ritirata dalla vita, aveva sempre interessi, idee e progetti.
Nell’ultimo anno, la malattia si fece prepotentemente presente nella forma di carcinoma. Me ne parlava con tranquillità e manteneva nel silenzio le sue sofferenze che affrontò con fortezza.
Quando, esaurite tutte le diagnosi e le ipotesi terapeutiche, seppe che stava per giungere la sua ora, si dispose all’incontro con sorella morte e con il Padre nostro che sta nei cieli. Passò come degente al Centro Mater Dei. Mise in ordine le sue cose e accettò la terapia del dolore. Il dott. Silvio Roldi mi ha confidato la meraviglia per la sua capacità di sofferenza e per il bene ricevuto dalle sue parole miti e sagge.
Rimase efficiente e comunicativa fino al 13 giugno, quando ebbe un notevole e improvviso calo di forze.
Di ritorno da un viaggio Africa, l’avevo sentita al telefono alla sera del 16 giugno: “Aspettami che arrivo”. “Venga presto”.
Sono giunto al Centro Mater Dei alle 13 del 18 giugno. Giusto in tempo per dirle qualche parola buona, farle una carezza, darle un bacio a nome di tutte le sorelle dell’ISO e di quanti le volevano bene. La confessione, l’unzione degli infermi, alcune ore tenendole la mano.
Il giorno 19 giugno, alle 10.30, il suo tenue respiro si è definitivamente fermato ed è entrata nella comunione dei risorti.
Il suo corpo è stato sepolto nel Cimitero di Tortona.
Ho conosciuta Concetta da vicino e “da dentro”. È una che ha voluto fino alla fine diventare santa.
Don Flavio Peloso
OMELIA DEL VESCOVO MARTINO CANESSA
Santuario Madonna della Guardia, Tortona, 21 giugno 2013
Il Signore ha chiamato a sé Concetta Giallongo, appartenente all’Istituto Secolare Orionino, che io stesso ho avuto l’onore di accogliere in Diocesi, firmando il Decreto canonico di approvazione.
Sono qui presenti rappresentanti dell’intera famiglia religiosa orionina. Sono presenti in modo particolare le sorelle dell’Istituto Secolare Orionino. È una persona che ha dato molto per cui oggi riceve molta riconoscenza e affetto.
Personalmente, conservo un caro ricordo della sig.na Concetta che ho incontrato varie volte. Il Direttore Generale, che non può essere presente, mi ha fatto pervenire le notizie essenziali della sig.na Concetta Concetta Giallongo.
Concetta Giallongo era nata a Modica (Ragusa), il 10 dicembre 1925, in una famiglia buona e cristiana. Fin da adolescente volle consacrarsi al Signore, inizialmente come religiosa ma poi come laica totalmente consacrata al Signore, nella Congregazione di Don Orione, nel suo Istituto Secolare Orionino.
Fu professoressa a Torino, qui conobbe e collaborò attivamente nella Parrocchia orionina “Sacra Famiglia”. Era persona molto fine religiosamente, apostolicamente attiva, di molta preghiera.
Fece la sua consacrazione tra le Consacrate laiche orionine l’8 dicembre 1973, introdotta da Don Ignazio Terzi. Da allora visse, oltre che tutta per Dio, anche tutta per la Famiglia orionina.
Quando si trasferì a Milano, continuò ancora a dare il suo contributo di cuore e di opere all’apostolato dei sacerdoti orionini in quella città.
Fu donna fedele ed entusiasta della vocazione orionina secolare. Sapeva intessere e coltivare rapporti profondi con le persone, sia nei colloqui personali e sia nel cammino comunitario. Era generosa non solo di affetto, ma anche di servizio personale e anche con i suoi risparmi.
Ricordo che toccò a me, firmare il Decreto del riconoscimento canonico dell’Istituto Secolare Orionino, il 13 maggio 1997. Nella successiva assemblea generale dell’ISO, tenuta al Paterno di Tortona, nell’ottobre 1997, Concetta fu eletta come Responsabile generale dell’Istituto Secolare Orionino. Poi fu riconfermata per altri 6 anni. Ricordo che ogni anno veniva in episcopio, qui a Tortona, per farmi una relazione sulla vita dell’Istituto. Era sempre molto delicata e riconoscente. Si percepiva che aveva capacità intellettuali e buona preparazione umana e religiosa.Mi raccontava dei sui viaggi in America Latina e in Polonia per animare e tenere unito l’Istituto.
La trovai poi, terminato il suo incarico di responsabile generale dell’ISO, qui a Tortona, nella Casa madre delle Piccole Suore Missionarie della Carità a Tortona. Era per lei una gioia grande essere a Tortona, vicina a Don Orione e al Santuario della Madonna, partecipare alle liturgie del Santuario. Era una delle fedelissime ai turni di adorazione eucaristica nella Cappella di San Bernardino.
Rimase viva e attiva fino all’ultimo, anche quando la malattia andava prevalendo sulle sue forze. La preghiera, l’offerta dei suoi dolori per amore di Gesù e delle tante persone che aveva nel cuore l’accompagnarono all’incontro con Gesù, avvenuto nella mattina del 19 giugno.
Il superiore generale, Don Flavio Peloso, che l’ha conosciuta da vicino per lungo tempo, ha detto di lei: “È una che ha voluto fino alla fine di diventare santa”.
HANNO DETTO DI LEI
Rita Orrù, resposabile generale dell’ISO
Ci sarà sempre caro il ricordo del suo infaticabile operato per l'Istituto, anche quando, la malattia aveva già severamente bussato alla sua vita.
Ci resta di alto esempio la bellezza e la ricchezza della sua vita interiore, la tenacia e la perseveranza per il cammino di santità
La quotidiana adorazione Eucaristica per un continuo dialogo col Signore per presentarLe il grido di "Anime, Anime" di Don Orione.
Il suo profondo Amore per Gesù lo manifestava nelle edificanti relazioni che teneva con le persone, per le quali, aveva una giusta parola di conforto, di speranza, di gioia, sempre, con tenerezza e materna comprensione.
Umile, discreta, silenziosa: era la nostra cara Concetta.
Facciamo nostre le parole di Sant'Agostino: "Signore, non piango perché ce l'hai tolta, ma ti ringrazio perché ce l'hai data".
Suor Maria Vilma Rojas, superiora provinciale PSMC
Concetta è stata una presenza bellissima in mezzo a noi. Ci ha lasciato una luminosa testimonianza di persona fedele, silenziosa e sempre raccolta; quando interveniva, la sua parola e il suo volto sereno e sorridente trasmettevano tanta pace. Ringrazio il Signore per questo dono.
Terezinha Ramos, responsabile ISO, Ananindeua
Foi com uma grande tristeza que recebemos a noticia do falecimento de nossa querida amiga e irmã Concetta, o que nos conforta e sabermos que ela retornou para os braços do Pai. Nós aqui do ISO de Ananindeua estamos de luto. Concetta foi e será sempre lembrada por todas nós com muito carinho e uma grande gratidão por tudo que ela fez por todas nós.
Alejandro e Virginia Blanco, Responsabili del MLO, Buenos Aires
Lei è stata da sempre presente e vicina al MLO. Ricordiamo la sua presenza al Primo Incontro del MLO a Rocca di Pappa nel 1997, e poi ad Ariccia nel
2001 e a Claypole nel 2002, incontri importanti e basilari per la vita del MLO, perché è stata redatta e approvata la Carta di Comunione.
Una persona davvero santa e impegnata alla vita della intera famiglia orionina. Porteremo nel cuore il ricordo della sua minuta figura e la sua grande
saggezza.
Lina Gulino de Esposito, vicaria generale del MLO, Buenos Aires
In questo momento sento nel cuore che lei si trova proprio con coloro a cui é rimasta fedele tutta la sua vita: Gesù, la cara Madonna e Don Orione.
So che il nostro Istituto da oggi in avanti, avrà una grande intercessora, perché com'é rimasta fedele in vita, anche lo sarà nella sua nuova Vita.
Se mi metto a pensare cosa mi ha colpito più di lei, dopo la sua grande fedeltà e preghiera, è stato il suo coraggio e il suo amore all'Istituto.
Certo che ci voleva coraggio per viaggiare tanto alla sua età e con la sua poca salute. Ricordo che all'ultima riunione di Consiglio nel Brasile, lei non si sentiva proprio bene e doveva andare al Nord di quel paese. Gli ho domandato: A che ora arrivi? La si vedeva così male che una sorella del Brasile gli ha detto: "Io ti posso accompagnare". Concetta rispose: "Non ho bisogno… con quei soldi che vuoi spendere per accompagnarmi, fai una donazione all'Istituto".
Questa era Concetta, chiara nelle sue idee e molto coraggiosa. Lei non aveva nessuna paura di andare a un posto anche se non lo conosceva o se non sapeva la lingua, basta che era per l'Istituto, partiva.
Sono sicura che é partita senza paura anche per la Casa del Padre. La sua fede e il suo coraggio gli hanno dato le forze necessarie.
Una lacrima asciuga presto, un fiore appassisce, soltanto le preghiere arrivano a Dio.
Uniamoci e preghiamo per Concetta che, insieme a Gesù, ci preparerà un posto per noi.
Francesca Boveri, responsabile del Centro Mater Dei, Tortona
Concetta era un'anima bella, pulita, laboriosa. Sono contenta di averla conosciuta e che sia stata con noi al Mater Dei in questi ultimi giorni... troppo pochi. Ero sinceramente ed affettuosamente legata anch'io a lei.
Il suo bel sorriso, dolce e semplice mi ha sempre ricordato Don Orione. Ho visto il suo essere orionina anche e soprattutto in questi giorni della malattia, non si é mai lamentata un momento per il dolore o in generale per la situazione. Ora sarà in Paradiso e sarà ancora e sempre sorridente e serena... forse già al lavoro!
Eva Swic, responsabile dell’ISO in Polonia
La nostra sorella Concetta rimarrà nella nostra memoria cosi come l’abbiamo vista il 16 maggio di quest'anno a Tortona: piena di pace, pronta a tornare alla Casa del Padre. Siamo particolarmente grate a Lei per il suo sforzo di promuovere lo sviluppo del nostro gruppo polacco dell'ISO e per la materna assistenza su ognuna di noi.
Dom Enemésio Lazzaris, vescovo di Balsas (Brasile)
Questa è una perdita irreparabile. Ho fatto in tempo a trovarla quando sono stato a Tortona per la festa di Don Orione; ma non mi sembrava che fosse cosi male da partire cosi presto. Comunque ringraziamo il Signore per aver avuto con noi durante tanti anni la cara Concetta. Che il Signore la ricompensi per il tanto bene che ha fatto alla nostra cara Congregazione e soprattutto al nostro e suo ISO. Che il Signore ci dia sempre la grazia di vivere nella speranza e nella fede questi misteri.
Pe Tarcisio Vieira, superiore provinciale FDP, Brasilia
É il caso di dire, con tutte le forze, e anche con gioia, gioia nel Signore: Deo gratias! Ho avuto la possibilità e il privilegio di meritare, in alcuni momenti, la sua compagnia. Don Orione la riceve a braccia aperte nel Cielo.
“Grazie, Concetta,
sei stata un grande regalo di Dio
all’Istituto Secolare Orionino.
Prega per noi”.