Manifestazioni a Palermo, il 24-25 maggio 2019, a 80 anni dalla morte del Servo di Dio. Presentata la nuova biografia storico-scientifica opera di Don Alessandro Belano.
PADRE GIOVANNI MESSINA RICORDATO A 70 ANNI DALLA MORTE.
Morì il 24 maggio 1949, umile e povero. Aveva 78 anni. La notizia che era morto il “padre degli orfanelli” e il “protettore degli umili e dei poveri” di Palermo corse di bocca in bocca, riempì le colonne dei giornali, fece muovere folle di devoti a rendergli omaggio nella chiesa del Corpus Domini. Palermo si accorse quanto voleva bene a “u Patri”.
Giovanni Messina, nacque a Palermo, nel popolare rione Kalsa, il 31 marzo 1871. Divenne sacerdote il 21 marzo 1896. Volle essere “un sacerdote che porta il fuoco della carità”. E questo fu con il ministero sacerdotale e con l’opera per i suoi “pulcini”, i bambini abbandonati di Palermo, i “picciriddi”, per i suoi “dolci figli”, per dar loro una casa, mantenerli, istruirli, educarli.
Coinvolse persone buone nell’impegno caritativo e venne formandosi una piccola Congregazione di Suore Orsoline. Queste, dopo la morte di Padre Messina, il 9 marzo 1967, si unirono per consonanza di spirito e di finalità apostolica alle Piccole Suore Missionarie della Carità, fondate dal beato Don Luigi Orione. Per questo, Padre Giovanni Messina è entrato a far parte della Famiglia Orionina.
A lui sono stati dedicati alcuni eventi commemorativi.
Il venerdì 24 maggio 2019, nella mattinata, c’è stata la cerimonia per intestazione di una targa di marmo della Via Padre Giovanni Messina.
Il sabato 24 maggio 2019, nel pomeriggio, l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, ha presieduto la celebrazione della Messa nella casa storica di Padre Messina, al Foro Italico. È seguito un incontro con ricordi e, soprattutto, la presentazione Don Aurelio Fusi, superiore provinciale, della biografia dal titolo “Padre Giovanni Messina. L’uomo, il fondatore, il santo” (ed. Rubbettino, 2019, p.296) scritta da Don Alessandro Belano.
Un’esistenza, quella di Padre Giovanni Messina (1871-1949), fondatore della Casa Lavoro e Preghiera, interamente spesa al servizio degli orfani e degli abbandonati, in una Palermo della prima metà del ’900 caratterizzata da una condizione sociale, civile e morale assai precaria, in particolare per migliaia di fanciulli – orfani o abbandonati dai genitori – che riempiono le strade dei quartieri più disagiati.
Questo volume intende presentare lo straordinario ritratto umano, spirituale e letterario di padre Messina a favore di questi piccoli orfani, bisognosi di pane, di affetto e di speranza.
Esso va a completare la precedente opera di Belano P. Giovanni Messina, Epistolario. Con profilo biografico-spirituale, a cura di Alessandro Belano, Rubbettino, 2003, p. 358.