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Messaggi Don Orione
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Nella foto: Arcivescovo Luciano Mendes de Almeida
Pubblicato in: Messaggi di Don Orione, n. 99, 1999.

Arcivescovo Luciano Pedro Mendes de Almeida, presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana, Arcivescovo di Mariana.

LUCIANO MENDES DE ALMEIDA

IL CARISMA DI DON ORIONE, GRANDE MIRACOLO DELLA CHIESA[1]

 

            Noi sentiamo una attrattiva a stare nei luoghi in cui qualcuno si santificò e che furono strumento di santificazione. Quando si tratta di un Fondatore, che è come un padre, allora l’attrattiva spirituale e carismatica diventa ancor più forte.

            Come figlio Gesuita, io fui dove Sant’Ignazio visse, soffrì, scrisse. Abitavo proprio nella casa in cui egli abitò per molti anni. Tutti i giorni, al mattino, andavo a celebrare la Messa nella piccola camera, trasformata in cappella.

            Voglio dire che comprendo molto bene il senso spirituale, o meglio ancora, l’affetto spirituale verso queste persone che noi non solo ammiriamo, ma riconosciamo come speciali strumenti di Dio per la nostra vita. E tanto più perché si tratta del carisma del Fondatore.

            Voi siete giunti qui a Mariana, con questa iniziativa dell’itinerario carismatico “sui passi di Don Orione” in Brasile. È un’esperienza che crea comunione tra le persone, che fa conoscere di più la vita di Don Orione e, credo, che il frutto sarà realmente un grande entusiasmo.

            Don Orione era una persona che si presentava modestamente; aveva però un cuore molto grande. Noi sappiamo che andò trasformandosi in uno strumento molto forte dell’azione di Dio.

            Abbiamo ascoltato ora dalla lettura del Vangelo narrare di questi segni meravigliosi per ridare salute e vita alle persone. Il nostro popolo è attento a questi segni. Quando c’è un miracolo di guarigione tutti rimangono felici e vi riconoscono una presenza speciale di Dio.

            Proprio ieri, al termine di una Messa in un piccolo villaggio, Castro, mi si avvicinò un signore con un figlioletto deficiente, e mi disse: “Benedica mio figlio!”. Poi c’era anche un altro bambino che non udiva, non parlava, non vedeva. Certo che in questi casi sentiamo un desiderio forte di avere speciali poteri per curare i malati. Probabilmente, i santi hanno ricevuto da Dio queste doti che noi non abbiamo. Ma, comprendiamo come, insieme alla capacità di grandi miracoli per restituire la salute e la vita, esiste anche un altro tipo di segno: è la dedizione verso quanti stanno vivendo una situazione di bisogno. Questo è un grande miracolo nella Chiesa. Oh, se le persone scoprissero come possono dare salute a chi non l’ha, dedicarsi giorno e notte con amore, con tenerezza a queste persone bisognose!

            Anche nella realtà della vita della Chiesa, Dio suscita uomini, donne, laici, religiosi consacrati, ministri che hanno una predilezione per quelli che sono più bisognosi. Questo mostra l’affetto di Dio per la umanità; questo riflette la disposizione della Provvidenza: se in questo mondo il peccato porta i propri difetti e le proprie conseguenze, anche l’azione salvifica di Dio ha le proprie delicatezze, le proprie meraviglie, i propri miracoli.

            Il carisma di Don Orione è un grande segno di Dio e un grande miracolo della Chiesa di Dio.

            Vi ho detto questo non solo per affetto e apprezzamento, ma anche per chiedere a Dio che vi conservi così e, se possibile, per contribuire con vocazioni di qui.

            È un dovere nostro di collaborare perché le Congregazioni di Don Orione - così come le stiamo conoscendo - possano crescere e continuare, facendo del bene nella Chiesa.

 


[1] L’Arcivescovo Luciano Pedro Mendes de Almeida è nato a S. Bastiao do Rio de Janeiro (Brasile), il 5.10.1930. E’ stato presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana, dal 1988 è Arcivescovo di Mariana. Brano tratto dall’omelia tenuta durante la Messa celebrata a Mariana, il 7 luglio 1997, al gruppo di formatori e formatrici durante l’itinerario carismatico “sui passi di Don Orione”.

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