RICORDATO DON GASPARE GOGGI AL PAESE NATALE.
Bettole di Tortona, 4 agosto 2019. Il piccolo borgo, nelle vicinanze di Tortona, ha vissuto una domenica speciale ricordando uno dei sui figli più illustri: Don Gaspare Goggi. Proprio oggi ricorreva l’anniversario della morte avvenuta il 4 agosto 1908.
È stato celebrato come un “vivo”, come un evento glorioso e gioioso di Paese e di Famiglia orionina. Per la fede della Chiesa, la festa di compleanno è il “dies natalis”, il giorno in cui gli è entrato nella nuova ed eterna vita di Dio. Tanti anni sono passati dal “dies natalis” di Don Gaspare Goggi – 111 anni! – eppure noi lo sentiamo ancora come un amico “diversamente vivo” e presente alle nostre vicende umane.
Alle ore 10, è iniziata puntualmente la Messa con entrata solenne dal fondo, con tre Eremiti della Divina Provvidenza che aprivano la piccola processione, seguita da due Chierici e da me, venuto qui a celebrare come per un ex voto da sciogliere a Bettole. Un bel canto, eseguito dai cantori di Bettole e di Rivalta Scrivia, e l’incenso odoroso hanno unito i sentimenti di tutti. A lato dell’altare, c’erano 4 Suore orionine; giù dei banchi Armanda Sano e altri rappresentanti del Movimento Laicale Oriono, quasi a dire: c’è tutta la Famiglia orionina a onorare Don Gaspare Goggi. Erano presenti alcuni parenti del Servo di Dio. Il parroco, Don Giuseppe Massone, ha rivolto le prime parole di saluto.
La celebrazione è continuata in semplicità e familiarità. All’omelia, mi sono visto davanti tanti occhi aperti e attenti a ricevere il messaggio di questa Domenica, teso tra il “vanità delle vanità, tutto è vanità” (1a lettura) e il “cercate le cose di lassù” (2a lettura) con l’invito “tenetevi lontano da ogni cupidigia” (vangelo). La vita di Don Goggi è una prova concreta di quanto sia bella l’umanità che si sviluppa in chi, come lui, attua questo messaggio evangelico.
Guardando a quella piccola chiesa di paese ho voluto ricordare tre Messe memorabili lì celebrate da Don Gaspare. La sua prima Messa dopo l’ordinazione, l’8 settembre 1903, con il duplice discorso di Don Orione e di Padre Semeria che esclamò: “Mai fosti così grande come in questa piccola chiesa!” perché pieno di Dio.
La sua ultima Messa, celebrata con un filo di forze, il 26 luglio 1908, per la festa patronale di Sant’Anna; aveva 31 anni e 7 mesi; rimase incisa nel cuore e nella memoria la sua raccomandazione: “meno mondanità e vita interiore più intensa”.
E infine, la Messa della sua Pasqua, il 7 agosto 1908, tre giorni dopo la sua morte che segnò la fine del lutto e l’inizio della glorificazione; presiedette Don Orione e parlò da padre, però, giunto al “Pater noster”, gli tremò la voce e, al “Fiat voluntas tua”, scoppiò in un gran pianto.
Che dono e impegno avere un paesano, un fratello, un confratello così!
Terminata la Messa, siamo stati tutti insieme per continuare a godere ancora della presenza viva di Don Gaspare. Ho presentato la biografia: “Don Gaspare Goggi. Il primo Figlio della Divina Provvidenza”, spiegando che quel titolo fu Don Orione a darglielo perché sapeva che corrispondeva alla verità storica, in quanto Don Gaspare fu il primo a emettere i voti nella Congregazione da poco approvata canonicamente, ma corrispondeva ancor più alla verità spirituale, perché, come figlio primogenito, Don Gaspare da lui attinse il carisma, il nucleo spirituale generativo.
Ho detto ancora qualcosa del libro e ho invitato a pregare chiedendo l’intercessione di Don Gaspare Goggi per qualche grazia speciale, per un segno di Dio che confermi che Don Gapare è santo. Infatti, è ripreso il processo di Beatificazione che per varie circostanze è stato assai rallentato.
La bella mattinata è terminata con un rinfresco negli ambienti della Pro Loco.
Don Flavio Peloso
Per avere il libro, chiedere nelle librerie (da settembre); chiedere a Ufficio Stampa Orionino, Via Etruria 6 00183 ROMA