Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità e per mostrare servizi in linea con le tue preferenze. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo. Per non vedere più questo messaggio clicca sulla X.
Messaggi Don Orione
thumb

Nella foto: Padre Giovanni Genocchi
Pubblicato in: Flavio Peloso, Una rete di rapporti in Don Orione negli anni del modernismo, p.107-109.

Fu biblista, missionario, coinvolto nel modernismo, amico di Don Orione

PADRE GIOVANNI GENOCCHI

Biblista, missionario, coinvolto nel modernismo, amico di Don Orione[1]

 

Giovanni Genocchi (1860-1926), originario di Ravenna, fu ordinato sacerdote nel 1883; si laureò in filosofia e teologia e presto iniziò l’insegnamento delle scienze bibliche, esperto di arabo, greco, ebraico, aramaico, siriaco e varie lingue moderne Ma nella sua vita ebbe poi soprattutto lo slancio per la missione: inizialmente a Gerusalemme, poi in Siria, Costantinopoli, e poi ancora a Sidney e in Nuova Guinea.

Nel 1896, per problemi di salute dovette rientrare in Europa, a Parigi, ove conobbe A. Loisy, promotore del modernismo francese. Nel 1897, si stabilì a Roma e prese a insegnare esegesi biblica all’Apollinare ottenendo grande successo e ammirazione.

Si trovò coinvolto nel modernismo quando ancora questo non aveva preso una forma bene definita e non erano ancora giunti i giudizi e le condanne definitive da parte dell’autorità della Chiesa.[2] Era diventato il riferimento di persone inquiete che cercavano il rinnovamento nella Chiesa. Molti dei loro nomi diventarono noti perché raggiunti dalle sanzioni della Chiesa.

Nel 1898, fu accusato degli errori modernisti e il suo corso universitario fu sospeso. Pio X, con una paterna lettera del 28 dicembre 1907, volle non si allontanasse da Roma, ma solo curasse di agire con più equilibrio e prudenza per non dare adito ad accuse.

Anche Padre Genocchi si ritrovò sulle macerie del terremoto calabro-siculo, operando in favore degli orfani. Qui conobbe Don Orione. Per sottrarlo alle polemiche, nel 1911, Pio X lo inviò in missione pontificia nell’America Latina. Ritornato in Italia nel 1912, continuò un prezioso ministero sacerdotale e intellettuale in fedeltà alla Chiesa. Godette successivamente anche della fiducia di Pio XI che gli affidò una missione in Ucraina. Morì il 6 gennaio 1926.

 Padre Genocchi intrattenne una corrispondenza fraterna con Don Orione. Nei momenti della polemica modernista, Don Orione lo esortava umilmente e fortemente: “Io, caro Padre Genocchi, - gli aveva scritto – mi metto ai vostri piedi e, nell’amore di Gesù e della Chiesa che ci unisce, vi prego in Domino e vi supplico che sorgiate a difendere, con mano più forte e dolce, il deposito della fede e che richiamiate attorno alla S. Sede tutti i giovani che vi venerano e che si perdono in quisquiglie lontani dalla S. Sede; oh, non si guardano i difetti di Tizio o di Caio, ma l’amore per la Madre sopra tutto. Perché perdersi in inezie e non avere un manto di carità da coprire tutto?”.[3] 

Padre Genocchi ebbe, a sua volta, tratti di grande stima e tenerezza verso Don Orione. Conoscendone la vita e i sacrifici, gli scrisse: “Mi rallegro del bene che ella fa. Ma fraternamente le chiedo di non prendersi troppi incarichi e risparmiare le sue forze e la salute per il maggior bene. È vero che avremo tempo di riposarci nell’eternità…”.[4]

 

Nel 1923, si ritrovò a collaborare con Don Orione in un gruppo di studio riguardante la soluzione della Questione romana. Oltre ai due, vi presero parte Padre Semeria, l’on. Fulvio Milani, Don Minozzi. Fu Padre Genocchi, il 17 gennaio 1923, a portare al Card. Gasparri il dossier elaborato dal gruppo. A detta di Don Minozzi, fu decisivo il contributo di quel gruppo. Di fatto, due giorni dopo la consegna del dossier, il 19 gennaio, il Cardinale Segretario di Stato incontrava segretamente Mussolini; di lì a poco iniziarono le trattative bilaterali, prima informali e poi ufficiali, che portarono alla Conciliazione del 1929.[5]

 

 

 


[1] Tratto da: Flavio Peloso, Una rete di rapporti in Don Orione negli anni del modernismo, p.107-109.

[2] Su Giovanni Genocchi si veda: F. Turvasi, Padre Genocchi, il Sant’Uffizio e la Bibbia, Dehoniane, Bologna, 1971; Idem, Giovanni Genocchi e la controversia modernista, Storia e letteratura, Roma, 1974; L. Fiorani, Modernismo romano, in Ricerche per la storia religiosa di Roma, 1990, n.8, p.101s.; la voce Genocchi  di R. Cerrato in DBI vol.XX, p.134-138.

[3] Scritti   50, 247.

[4] Espressione, quest’ultima, tipica di Don Orione; ADO,   Genocchi.

[5] Una ricostruzione completa di queste vicende ai può trovare in A. Lanza, Don Orione, la Questione Romana e la Conciliazione inMessaggi di Don Orione25(1993) n.83; F. Peloso, Don Orione & la Conciliazione in Studi Cattolici XLV(2001) n.484, p.426-431

Lascia un commento
Code Image - Please contact webmaster if you have problems seeing this image code  Refresh Ricarica immagine

Salva il commento