La lunga storia della Villa costruita a fine '800, da orfanotrofio battista a casa del fascismo. Passata alla congregazione di Don Orione, ha ospitato orfani, donne consacrate, chierici. È stata sede della Parrocchia Mater Dei (1986-2004), poi di ragazzi con disagio sociale e, dal 2016, della Direzione dell'Opera Don Orione in Italia.
La “Villetta rossa” di Via della Camilluccia 142 fu la sede della Parrocchia Mater Dei a partire dal settembre 1987 e fino al 2002. È una delle ville più antiche di Monte Mario. Fu edificata verso la fine del 1800 per conto del signor William Ghembarder, in Via della Camilluccia 8.
La villa fu acquistata dalla Comunità Battista nel 1920. Nel 1923, divenne un piccolo istituto di orfani, intitolato a George Boardman Taylor, pastore battista a Roma. Giovanni Gautieri vi fu ospite e diede notizie a Don Pierino Stefani, il 26 dicembre 1996, ricordando di essere stato accolto nell’istituto il 9 maggio 1924, dove c’erano con lui altri 15 ragazzi. Il terreno si estendeva fino all’osteria chiamata “Nino alla Camilluccia”, tutto coltivato a frutteto, specialmente di mele cotogne. Dal 1935 divenne direttrice Adelaide Fasulo.
Nel 1937, la Villa di Via Camilluccia 8 fu espropriata dal regime fascista per essere assegnata all’Opera Nazionale Balilla che qui costruì la Colonia Elioterapica (1934) e i due grandi edifici del Collegio del Littorio (1938). L’orfanotrofio fu trasferito in un villino vicino, in Via della Camilluccia 35. C’è chi afferma che la Villa sia stata destinata per qualche tempo a residenza di Claretta Petacci.
Dopo la liberazione di Roma (4 giugno 1944) tutto il complesso di Monte Mario, compresa la Villetta rossa - così veniva denominata - passò alla Congregazione di Don Orione (16 luglio 1944) che diede vita ai due grandi Istituti per Orfani e Mutilatini e le Scuole Professionali.
La Villetta rossa, che intanto aveva assunto il numero civico 12 di Via della Camilluccia, dal 7 ottobre 1960, prese il nome di Domus Rosarii ed ospitò il primo nucleo di quattro Ausiliarie di Don Orione, con la responsabile Giuseppina Grillo. Questa fu la prima sede di quello che in seguito divenne l’Istituto Secolare Orionino. Fu prediposta una chiesetta interna, con apertura in Via della Camilluccia 160bis, fu denominata “Cappella Santa Croce”; vi fu collocato un grande Crocifisso con un’arcata lignea a protezione; fu dotata di una campana. Il Vicariato la riconobbe come Cappella pubblica e diede l’autorizzazione a conservarvi il Santissimo, il 23 marzo 1967; ad essa accedevano per le celebrazioni le persone delle vie vicine.
A partire dal 1972, la Villetta rossa divenne la residenza dell’Istituto Teologico Don Orione ed ospitò i chierici studenti dell’Opera Don Orione.
Quando fu lasciata libera dall’Istituto Teologico, divenne la sede della Parrocchia Mater Dei dal 1986 al 2004.
Successivamente, fu destinata all’accoglienza di adolescenti con problemi di disagio sociale.
Dal 2016, dopo interventi di ristrutturazione, è la sede della Provincia orionina “Madre della Divina Provvidenza”.