Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità e per mostrare servizi in linea con le tue preferenze. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo. Per non vedere più questo messaggio clicca sulla X.
Messaggi Don Orione
thumb

Chi e quando aggiunse l'aggettivo "Piccola" davanti a "Opera della Divina Provvidenza"?

L’AGGETTIVO “PICCOLA”

DAVANTI A "OPERA DELLA DIVINA PROVVIDENZA"

 

Don Flavio Peloso

Chi e quando aggiunse l’aggettivo «Piccola» ad «Opera della Divina Provvidenza» andando a formare il nome completo della fondazione di Don Orione?

Inizialmente, il nome corrente ed ufficiale della congregazione che andava formandosi fu «Opera della Divina Provvidenza».
Il vescovo di Tortona, Igino Bandi, il 24 giugno 1895, informa Leone XIII che “trovasi eretta canonicamente in questa Città la pia Congregazione «l’Opera della Divina Provvidenza».[1]
Il bollettino voluto da Don Orione porta per titolo, fin dal primo numero del 15 agosto 1898, «L’Opera della Divina Provvidenza».[2]
Nel Decreto di approvazione diocesana della congregazione, da parte del vescovo Igino Bandi, si legge: “Novi instituti titulus, quem ante dicti Sodales sibi delegerunt, est «Opus Divinae Providentiae»”.

Fu Don Orione stesso, certamente dopo il 1903, ad iniziare a completare il nome con la qualifica «Piccola», ben sapendo che per Opera della Divina Provvidenza si intende il Piano della salvezza realizzato in Cristo. L’aggettivo «Piccola», per esempio, lo troviamo ripetuto ben sei volte in un Decreto di mons. Bandi del 4 ottobre 1908.[3]

Ma è dal 1910 che la dizione completa «Piccola Opera della Divina Provvidenza» diventa usuale.
Negli scritti, Don Orione prese a firmarsi “Sac. Luigi Orione della Piccola Opera della Divina Provvidenza”.[4]
Il 20 novembre 1910, Don Orione suggerì a Pio X - il quale stava stendendo un Decreto col nome primitivo della Congregazione - di scrivere: «la Piccola Opera»; e confermava a Don Sterpi, il 26 novembre successivo: “sono io che gli (a Pio X) ho detto la «Piccola Opera», ecc; e così si chiamerà”.[5]

Però, ha avuto una certa diffusione la notizia che sarebbe stato Pio X l’autore dell’aggiunta «Piccola». Sorprende soprattutto che ad affermarlo siano gli “Articoli della Postulazione per il Processo apostolico”, redatti per l’introduzione della Causa di canonizzazione nel 1947. Al n. 24, si legge: “Il 9 dicembre 1906, in una udienza privata il Santo Padre modificava il nome della Congregazione in «Piccola Opera della Divina Provvidenza» e affidava a Don Orione la cura spirituale del Quartiere Appio”.[6] Tale affermazione non è sostenuta da riscontri di fonte. Ci sono tre testi di Don Orione[7] che parlano di questo famoso incontro del 9 dicembre 1906, ma in nessuno si accenna che l’aggiunta «Piccola» sia stato argomento dell’udienza.[8]

Poi, a questi “Articoli della Postulazione” attinse Douglas Hyde per la sua biografia “Il bandito di Dio” del 1957.[9] L’autore, confondendo vari elementi storici, scrive: “Un passo ben più importante fu fatto nel 1906, quando Don Orione chiese, e subito ottenne, un’udienza dal Papa Pio X (...).Don Orione gli presentò la sua Regola, che Pio X approvò in pieno, dopo aver fatto qualche piccola modifica e aver aggiunto al titolo la parola «Piccola», facendo così diventare il nome della Congregazione «La Piccola Opera della Divina Provvidenza».[10]

Questa infondata attribuzione a Pio X dell’aggiunta «Piccola” ad «Opera della Divina Provvidenza» è simile alla vicenda di un altro importante pronunciamento attribuito pure arbitrariamente a Papa Leone XIII al quale fu attribuito il "suggerimento" a Don Orione di mettere la finalità 'ecumenica’ nelle sue Costituzioni, durante l’udienza del 10 gennaio 1902.
Ma l’impegno per di “lavorare per l’unione delle Chiese di Oriente” era già stato espresso e scritto negli abbozzi di Costituzioni fin dal novembre del 1900 e anche nella Regola con cui si presentò a Leone XIII. Proprio su questo tema ecumenico, “caldo” e audace per quei tempi, Don Orione volle consultare Papa Leone XIII durante l’udienza del 1902: “Per essere tranquillo gli ho detto tutto quello che sentiva riguardo al fine e a certi dubbi che mi tenevano sospeso su certi punti delle Regole… Presentai la Regola; la benedisse, la toccò, mi mise più di una volta la mano sulla testa, battendola, confortandomi; mi disse tante cose; anche di mettere nelle Regole di lavorare per l’unione delle Chiese d’Oriente: “è questo, mi disse, un altissimo mio consiglio”.[11] Dunque, l’ altissimo consiglio” di Leone XIII fu di conferma e non di novità dell’inserimento di quella finalità ecumenica.[12]

 

 


[1] Scritti 88, 125.

[2] Solo nel 1920 il Bollettino assunse il titolo «La Piccola Opera della Divina Provvidenza».

[3] Il Decreto riguarda i rapporti di Don Orione e dei suoi chierici che appartengono alla Diocesi; riportato in Don Orione e la Piccola Opera della Divina Provvidenza, vol. IV, 715, n. 23.

[4] Così in una Dichiarazione della Pasqua (27 marzo) del 1910; Scritti 101, 71.

[5] Nel Decreto, Pio X autorizzava a “promuovere agli Ordini minori e maggiori col titolo servitutis Ecclesiae gli alunni della Congregazione intitolata la «Piccola Opera della Divina Provvidenza»”; Scritti, 11, 43.

[6] Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Sac. Luigi Orione, Fondatore dei Figli della Divina Provvidenza e delle Piccole Suore Missionarie della Carità. Articoli del Postulatore sulla eroicità delle virtù, doni superni e miracoli in particolare da provarsi nel Processo Apostolico, Postulazione Generale dei Figli della Divina Provvidenza, Roma, 1963, n. 24.

[7] Scritti 10,169f; 45,49–50; 71,80.

[8] Come spiegare questo dato inesatto inserito nel piccolo summarium biografico della Postulazione? Forse per mostrare la vicinanza e l’autorità del Papa che intervenne nella storia della Congregazione? O forse più semplicemente perché chi scrisse gli "Articoli della Postulazione" non aveva disponbili tutti gli scritti di Don Orione, come li abbiamo noi oggi?

[9] Hyde, Douglas, God’s Bandit, Peter Davies, London 1957, tradotta in francese Bandit pour le Christ (1958), in tedesco Der Räuberhauptmann Gottes (1959), in italiano Il bandito di Dio (1960) e in polacco Księnza Orioniści (1988).

[10] Hyde Douglas, Il bandito di Dio. Storia di Don Orione, «padre dei poveri», Paoline, Bari 1960, 78.

[11] Su questa udienza, vedi: Minuta; Scritti 72, 187; cfr. 70,172; 41,12; DOPO III, 327.

[12] Cfr mio articolo Alcune questioni sulle origini della Piccola opera della Divina Provvidenza, “Messaggi di Don Orione”, 35/2003, n. 110, p.54-59.

Lascia un commento
Code Image - Please contact webmaster if you have problems seeing this image code  Refresh Ricarica immagine

Salva il commento