Il grande cammino ecumenico tra Roma e Costantinopoli, tra Chiesa cattolica e Chiese ortodosse, a partire dall'incontro di Paolo VI con il patriarca Atenagora nel 1964.
A mezzo secolo esatto dall'abbraccio a Gerusalemme tra Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli Atenagora, Papa Francesco si è recato in Terra Santa, dal 24 al 26 maggio 2014, per attualizzare quel gesto ecumenico con il successore di Atenagora, Bartolomeo.
"L'Osservatore Romano" ha recentemente pubblicato il testo integrale del colloquio tra Paolo VI e Atenagora. Esso doveva restare riservato, ma fu registrato dalla televisione italiana, che "per un disguido" tenne in microfoni accesi.
Paolo VI non tacque sul punto cruciale che divide Roma dall'Oriente: "la costituzione della Chiesa" e in essa il ruolo del Papa.
Promise ad Atenagora: "Le dirò quello che credo sia esatto, derivato dal Vangelo, dalla volontà di Dio e dall'autentica tradizione. Lo esprimerò. E se vi saranno dei punti che non coincidono con il suo pensiero circa la costituzione della Chiesa…".
"Lo stesso farò io", disse Atenagora.
E Paolo VI: "Si discuterà, cercheremo di trovare la verità… Nessuna questione di prestigio, di primato, che non sia quello stabilito da Cristo. Assolutamente nulla che tratti di onori, di privilegi. Vediamo quello che Cristo ci chiede e ciascuno prende la sua posizione; ma senza alcuna umana ambizione di prevalere, d'aver gloria, vantaggi. Ma di servire".
Da quell’incontro di Paolo VI con il leader delle Chiese ortodosse, avvenuto il 5 gennaio 1964, il dialogo ecumenico tra Roma e le Chiese d'Oriente ha fatto un notevole cammino. E non ha temuto di mettere in discussione anche la questione bruciante del primato papale.
Il documento storico-dottrinale risultato dal confronto sul ruolo universale del Vescovo di Roma fu elaborato a Ravenna nel 2007 da una "Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa" della quale facevano parte Vescovi e Teologi.
Il lungo cammino dell'abbraccio fraterno nell'unità della Chiesa di Cristo continua. E il Papa, tutti i Papi, tutti dal 1964 ad oggi, sono instancabili animatori di unità e di verità. Il ministero petrino è proprio questo.