Strenna natalizia (IT ES PT)
NATALE CON L'INCANTO DEL FUTURO
ITALIANO – ESPAÑOL – PORTOGHUES
Siamo giunti a Natale e all'inizio dell'Anno nuovo 2007.
Di fronte a questi due eventi riviviamo, probabilmente, gli stessi sentimenti provati esattamente un anno fa' : gioia per la grazia di un nuovo inizio e speranza per le possibilità future. «In ogni inizio si cela un incanto, che ci custodisce e ci sorregge poi nell'esistere » (Hermann Hesse) . Riviviamo, probabilmente, anche l'inquietudine per la riduzione del futuro a noi donato e per un domani di cui non conosciamo le vie.
Speranza e inquietudine ci mettono nell'umiltà del nostro essere umano, provocano una riflessione, risvegliano la coscienza, stimolano la volontà.
In un suo scritto di qualche anno fa, Benedetto XVI ricordò, riprendendo l'osservazione di un antico filosofo, che l'uomo si differenzia essenzialmente dall'animale per il fatto che egli, in qualche modo , sporge con la sua testa fuori dall'acqua del tempo. Gli animali sarebbero come pesci che semplicemente vi nuotano, trasportati dal fluire degli anni; soltanto l'uomo può elevarsi con lo sguardo sopra i flutti, e così dominare il flusso del divenire.
Ma noi facciamo dav vero così? Non sembriamo anche noi nient'altro che semplici pesci nell'oceano del tempo, trascinati di qua e di là dalle sue correnti, senza poter vedere donde pro vengono e dove conducono? Non saremmo forse anche noi così tanto assorbiti dalle preoccupazioni e dai dettagli della quotidianità, dalle sue urgenze e necessità, da una scadenza dopo l'altra, da un dovere dopo l'altro, al punto da non riuscire nemmeno più ad accorgerci di noi stes si e delle esigenze della nostra persona?
Sì, questo ci capita. Per questo, auguro a tutti gli amici della Famiglia Orionina, che le celebrazioni del grande evento del Natale e dell'inizio del nuovo Anno siano momenti utili, con la grazia di Dio, per riemergere dalla trascuratezza del lasciarci vivere.
Riusciremo, per un istante, a guardare sopra l'orizzonte del mare del tempo per renderci conto di noi stessi? per prendere intimamente le distanze da impedimenti e manchevolezze sulla via del bene, del bello, del giusto? per scorgere, oltre il flusso di ciò che accade, l'orientamento verso un progresso e un avanzamento autentici?
Quel “Bambino disceso dal cielo”, quella “stella che brilla a Oriente” fino a divenire “sole che sfolgora nel cielo di Pasqua” indicano, oltre l'orizzonte di vita di questo mondo, un Padre e una Patria da cui siamo nati e a cui tendere, finalmente.
E' la nostalgia di Dio e del suo abbraccio. Il cuore dice: andiamo! “ Amor est in via” , osservava San Bernardo. “ La carità ha fame di azione ” constatava Don Orione.
Se c'è un atteggiamento del tutto opposto al sentire di un figlio della Divina Provvidenza è quello di chi teme il futuro e perciò frena il passo del cuore e dell'azione.
E' noto come a Messina, prima, e poi in altri luoghi, i seguaci di Don Orione erano riconosciuti come “ quelli che corrono ”. Era un aspetto esteriore e fisico che rivelava il fervore di chi aveva fretta nel cuore.
La fretta non è data dalla brevità del tempo ma dalla bellezza della meta.
“A Reggio Calabria ci chiamano «i preti che corrono». Aver cura della salute, ma lavorare sempre con zelo e con ardore per la causa della Chiesa e delle anime. Guardare al cielo, pregare, e poi... e poi avanti con coraggio. Sempre avanti, figlioli miei: in Domino, ma sempre avanti! Avanti con la Madonna «Ave Maria e avanti!» Avanti in Domino!”.
Buon Natale e felice Anno nuovo 2007, cari confratelli, Figli della Divina Provvidenza , “ guardiamo in alto, e andiamo avanti; non abbiamo di mira che la gloria di Dio e il bene delle anime ”.
Buon Natale e felice 2007, care Piccole Suore Missionarie della Carità, cui don Orione ha indicato “ i due passi dell'umiltà e della carità ” per camminare agili nella via della santità.
Buon Natale e felice 2007, carissimi laici e laiche dell' Istituto Secolare e del Movimento Laicale Orionino ; con Don Orione vi ripeto “Abbiate il coraggio del bene”!
Giunga il mio augurio di Buon Natale e felice Anno 2007 a quanti abitano o frequentano le nostre case, le scuole, le parrocchie e le missioni , bisognosi di pane, salute, dignità e fede: scusate le nostre manchevolezze, benedite il Signore, pregate per quanti vi fanno del bene.
“ Camminate nella fede e nella carità”, o Amici e Benefattori della Piccola Opera della Divina Provvidenza: a voi tutti, con riconoscenza, auguro Buon Natale e felice 2007!
Prego per voi tutti, cari fratelli e sorelle cui Don Orione fa vibrare il cuore di generosi pensieri di bene, affinché in questo Natale e nell'Anno 2007 possiate sperimentare “ la dolcezza di Dio e la santa potenza della bontà del Signore che è più grande, oh sì!, assai più grande e duratura che non il rumore di tutte le battaglie di questo mondo.
La bontà del Signore ci attira in mezzo agli aridi e dolorosi smarrimenti della vita; il celeste chiarore di questa mistica notte del santo Natale attrae anche le anime più lontane, viandanti traviati o smarriti, come attrae il chiarore del casolare paterno nella foresta oscura!
Oh divina luce di Gesù Bambino!
Ah soave e santa bontà di Dio e della Chiesa di Dio!
Fratelli, siamo buoni della bontà del Signore e poi non temete mai che la vostra opera vada perduta: ogni parola buona è soffio di Dio: ogni santo e grande amore di Dio e degli uomini è immortale! ”.
A tutti, con affetto di fratello e padre, nel nome di Don Orione auguro Buon Natale e felice Anno nuovo 2007!
Don Flavio Peloso
Hemos llegado a Navidad y al inicio del Año nuevo 2007.
Frente a estos dos aconteci-mientos revivimos, probable-mente, los mismos sentimientos probados exactamente hace un año: alegría por la gracia de un nuevo inicio y esperanza por las posibilidades futuras. "En cada inicio se esconde un hechizo, que nos custodia y nos sustenta luego en el existir" (Hermann Hesse) .
Revivimos, probablemente, también la inquietud por la reducción del futuro a nosotros donado y por un porvenir del que no conocemos los caminos.
Esperanza e inquietud nos ponen en la humildad de nuestro ser humano, provocan una reflexión, despiertan la conciencia, estimulan la voluntad.
En un escrito suyo de hace unos años, Benedicto XVI recordó, retomando la observación de un antiguo filósofo, que el hombre se distingue esencialmente del animal por el hecho que él, de algún modo, alza fuera su cabeza del agua del tiempo. Los animales serían como peces que nadan sencillamente, transportados del fluir de los años; solamente el hombre puede elevarse con la mirada sobre las olas, y así dominar el flujo del futuro.
¿Pero nosotros hacemos de veras esto? ¿No parecemos también nosotros nada mas que simples peces en el océano del tiempo, arrastrado aquí y por allá por sus corrientes, sin poder ver de donde provienen y dónde conducen? ¿No estaremos quizás también nosotros tan absorbidos por las preocupaciones y los detalles de la cotidianidad, de sus urgencias y necesidad, de un vencimiento después del otro, de un deber después del otro, al punto de no lograr más de ser conscientes de nosotros mismos y de las exigencias de nuestra persona?
Sí, este nos ocurre. Por esto, les deseo a todos los amigos de la Familia Orionina , que las celebraciones del gran acontecimiento de la Navidad y el inicio del nuevo Año sean momentos útiles, con la gracia de Dios, para emerger del descuido del dejarnos vivir.
¿Lograremos, por un instante, mirar sobre el horizonte del mar del tiempo para darnos cuenta de nosotros mismos? ¿para tomar íntimamente las distancias de impedimentos y distancias en el camino de lo bueno, de lo bello, de lo justo? ¿para divisar, más allá del flujo de lo que ocurre, la orientación hacia un progreso y un adelanto auténtico?
Aquel "Niño que baja del cielo", aquella "estrella que brilla en Oriente" hasta llegar a ser "sol que resplandece en el cielo de Pascua" indica, además del horizonte de vida de este mundo, un Padre y una Patria de la que hemos nacido y hacia la cual tender, finalmente.
Es la nostalgia de Dios y de su abrazo. ¡El corazón dice: vamos! "Amor est in via" , observaba San Bernardo. “La caridad tiene hambre de acción” constataba a Don Orione.
Si hay una actitud completamente opuesta al sentir de un hijo de la Divina Providencia es la de aquel que teme el futuro y por tanto frena el paso del corazón y la acción. Es sabido como en Mesina, antes, y luego en otros lugares, los seguidores de Don Orione fueron conocidos como "los que corren". Era un aspecto exterior y físico que revelaba el fervor de quien tenía prisa en el corazón.
La prisa no es dada por la brevedad del tiempo sino por la belleza de la meta.
"En Reggio Calabria nos llaman a ‘los curas que corren'. Tener cuidado de la salud, pero siempre trabajar con celo y con ardor por la causa de la Iglesia y las almas. Mirar el cielo, rezar, y luego... y luego adelante con ánimo. ¡Siempre adelante, mi hijos: en Domino, pero siempre adelante! Adelante con la Virgen "Ave Maria y adelante!" Adelante en Domino!"
Feliz Navidad y feliz Año nuevo 2007, queridos cofrades, Hijos de la Divina Providencia , “miremos en alto, y vamos adelante; no tengamos otro objetivo que la gloria de Dios y el bien de las almas."
Feliz Navidad y feliz 2007, queridas Pequeñas Hermanas Misioneras de la Caridad , a las que Don Orione ha indicado "los dos pasos de la humildad y la caridad" para caminar ágiles en el camino de la santidad.
¡Feliz Navidad y feliz 2007, queridos laicos y laicas del Instituto Secular y el Movimiento Laical Orionino ; con Don Orione les repito “Tengan el coraje del bien!”
Mi augurio de Feliz Navidad y feliz Año 2007 llegue a cuántos habitan o frecuentan nuestras casas, las escuelas, las parroquias y las misiones , necesitados de pan, salud, dignidad y fe: perdonen nuestros defectos, bendigan al Señor, recen por cuantos les hacen bien.
"¡Caminad en la fe y en la caridad!" Amigos y Bienhechores de la Pequeña Obra de la Divina Providencia : a todos ustedes, con gratitud, deseo Feliz Navidad y feliz 2007!
Rezo por todos ustedes, queridos hermanos y hermanas a los que Don Orione hace vibrar el corazón de generosos pensamientos de bien, para que en esta Navidad y en el año 2007 puedan experimentar "la dulzura de Dios y la santa potencia de la bondad del Señor que es más grande, oh sí!, mucho más grande y duradera que el ruido de todas las batallas de este mundo.”
¡La bondad del Señor nos atrae en medio de los áridos y dolorosos extravíos de la vida; la celestial claridad de esta mística noche de la santa Navidad también atrae las almas más lejanas, viandantes equivocados o extraviados, como atrae el claror de la casa patera en la selva oscura!
¡Oh divina luz del Niño Jesús!
¡Oh suave y santa bondad de Dios y de la Iglesia de Dios!
Hermanos, seamos buenos con la bondad del Señor y no teman jamás que vuestra obra se pierda: cada palabra buena es soplo de Dios: cada santo y grande amor de Dios y los hombres es inmortal!."
¡A todos, con cariño de hermano y padre, en el nombre de Don Orione deseo Feliz Navidad y feliz Año nuevo 2007!
Padre Flavio Peloso
Chegamos ao Natal e ao início do Ano Novo 2007.
Diante desses dois eventos revivemos, provavelmente, os mesmos sentimentos experimentados há um ano atrás: alegria pela graça de um novo início e esperança pelas possibilidades futuras. «Em cada início se concretiza um encanto, que nos protege e nos sustenta depois no dia a dia » (Hermann Hesse) . Provavelmente, revivemos também a inquietação do futuro que se reduz e do amanhã do qual não conhecemos as vias.
Esperança e inquietação são sentimentos que expõem a humildade do nosso ser humano, provocam a nossa reflexão, despertam a nossa consciência, estimulam a nossa vontade.
Num seu escrito de alguns anos atrás, Bento XVI recordou, retomando a observação de um antigo filósofo, que o homem se diferencia essencialmente do animal porque, de algum modo, consegue emergir e colocar a cabeça para fora da água do tempo. Os animais seriam como peixes que simplesmente nadam nas águas do tempo, que se deixam levar pelo fluir dos anos; somente o homem tem a possibilidade de elevar-se acima das ondas, e deste modo dominar o fluxo dos acontecimentos.
Mas nós fazemos realmente assim? Não parecemos também nós nada mais que simples peixes no oceano do tempo, levados pra cá e pra lá pelas suas correntes, sem saber de onde vêm e para onde nos conduzem ? Não estaremos talvez, também nós, tão absorvidos com as preocupações e os detalhes do cotidiano, com as suas urgências e necessidades, com um compromisso após o outro, a ponto de não conseguir dar conta nem de nós mesmos e das nossas exigências como pessoa ?
Sim, isto acontece. Por isso, desejo a todos os amigos da Família Orionita, que as celebrações do grande evento do Natal e do início do novo Ano sejam momentos úteis, com a graça de Deus, para poder vir à tona e liberar-nos do descuido de deixar-se levar pelas ondas da vida.
Conseguiremos, por um instante ao menos, olhar acima do horizonte do mar do tempo para tomar consciência de nós mesmos? para distanciar-se daquilo que nos impede de percorrer o caminho do bem, da beleza, do que é justo ? para ir além do fluxo daquilo que acontece ao nosso redor, na direção de um progresso e avanço autênticos ?
Aquela “Criança descida do céu”, aquela “estrela que brilha no Oriente” até a tornar-se “sol que reluz no céu da Páscoa” indicam, além do horizonte de vida deste mundo, um Pai e uma Pátria dos quais nascemos e para os quais nos encaminhamos.
É a saudade de Deus e do seu abraço. O coração diz: vamos! “ Amor est in via” , observava São Bernardo. “ A caridade tem fome de ação ” constatava Dom Orione.
Se existe uma postura totalmente oposta à identidade de um filho da Divina Providencia é exatamente a de temer o futuro e, por isso, moderar o passo do coração e da ação.
Sabe-se que em Messina, antes, e depois em outros lugares, os discípulos de Dom Orione eram reconhecidos como “ aqueles que correm ”. Era um aspecto exterior e físico que revelava o fervor dos que tinham pressa no coração.
A pressa não é dada pela brevidade do tempo mas pela beleza da meta.
“ Em Reggio Calabria nos chamam «os padres que correm». Cuidar da saúde, mas trabalhar sempre com zelo e com ardor pela causa da Igreja e das almas. Olhar o céu, rezar, e depois... e depois avante com coragem. Sempre avante, filhinhos meus: in Domino, mas sempre avante! Avante com Nossa Senhora «Ave Maria e avante!» Avante in Domino!”.
Bom Natal e feliz 2007, caros confrades, Filhos da Divina Providência , “ olhemos para o alto, e caminhemos, para a frente; não temos uma outra meta a não ser a glória de Deus e o bem das almas ”.
Bom Natal e feliz 2007, queridas Pequenas Irmãs Missionárias da Caridade, a quem Dom Orione indicou “ os dois passos da humildade e da caridade ” para caminhar com agilidade na via da santidade.
Bom Natal e feliz 2007, caríssimos leigos e leigas do Instituto Secular e do Movimento Laical Orionita ; com Dom Orione repito “Tenham a coragem do bem”!
Cheguem os meus votos de Bom Natal e feliz 2007 a quantos habitam ou freqüentam as nossas casas, as escolas, as paróquias e as missões , necessitados de pão, saúde, dignidade e fé: desculpem as nossas faltas, agradeçam sempre o Senhor, rezem por aqueles que fazem o bem a vocês.
“ Caminhem na fé e na caridade”, oh! Amigos e Benfeitores da Pequena Obra da Divina Providência: para todos, com reconhecimento, desejo um Bom Natal e feliz 2007!
Rezo por todos vocês, caríssimos irmãos e irmãs aos quais Dom Orione faz vibrar o coração com pensamentos generosos de bem, para que neste Natal e em 2007 possam experimentar “ a suavidade de Deus e o santo poder da bondade do Senhor que é maior, oh sim!, muito maior e duradouro que os rumores de todas as batalhas desse mundo.
A bondade do Senhor nos atrai para o meio dos áridos e dolorosos desvios da vida; o celeste clarão dessa mística noite do santo Natal atrai também as almas mais longínquas, viajantes transviados e desorientados, como atrai o clarão do lar paterno na floresta escura!
Oh divina luz do Menino Jesus!
Oh suave e santa bondade de Deus e da Igreja de Cristo!
Irmãos, sejamos bons da bondade do Senhor e não tenham, jamais, medo que a obra de vocês se perca: cada boa palavra é sopro de Deus; todo gesto de amor a Deus e aos homens é grande e imortal! ”.
A todos, com afeto de irmão e pai, em nome de Dom Orione desejo um Bom Natal e um feliz Ano novo de 2007!
Pe. Flávio Peloso