La lettera del Superiore generale ai Confratelli e alla Famiglia orionina, dopo l'elezione di Papa Francesco
14 marzo 2013
FP/13.24
Carissimi Confratelli e tutti della Famiglia Orionina
Deo gratias!
Raccolgo la gioia e la riconoscenza di tutti al Signore per la elezione del nuovo Papa FRANCESCO, Jorge Mario Bergoglio.
Abbiamo il nuovo Santo Padre e questo è tutto per la nostra fede: è il Padre della Chiesa e Vescovo di Roma, è il 'dolce Cristo in terra'. Una gioia in più è data dal fatto che Papa Francesco conosce bene e stima la Congregazione in Argentina; conosce ed è devoto di San Luigi Orione.
In Piazza San Pietro, ieri sera, c'era una bella rappresentanza della nostra Famiglia Orionina.
Abbiamo visto e ascoltato tutti la prima apparizione di Papa Francesco. Questo sarà il suo stile: semplice, popolare, di comunicazione immediata, un anti-protagonista, un uomo di fede e di preghiera che prega e fa pregare la folla di San Pietro e del mondo; chiede loro il silenzio e recita insieme il Padre nostro, l'Ave Maria e il Gloria, come fanno i buoni cristiani.
Ho ascoltato il Cardinale Bergoglio in alcune celebrazioni in Argentina. I Confratelli l'hanno sempre avuto nel loro affetto e nell'ammirazione.
Se si vuole trovare un'idea di chi sia Papa Francesco bisogna andare a Giovanni Paolo I: un fare dimesso e umile, di fede semplice e di dottrina solida, però un carattere libero e forte nel Signore, con vivo rispetto delle persone e zelo pastorale per il popolo e la gente umile.
Il nome 'Francesco' certo indica la scelta di una ripartenza della Chiesa dalla semplicità ed essenzialità evangelica. Si è parlato molto in questi giorni delle sfide della Chiesa, del suo rinnovamento. Come a San Francesco, anche a questo Papa viene detto 'Va' e ripara la mia Chiesa'. Francesco, uomo semplice, non ha riparato la Chiesa con l'altisonanza di progetti e con attività vistose, ma con la testimonianza del Vangelo vissuto sine glossa, nella povertà e nella fiducia nella Divina Provvidenza, andando all'essenziale dell'amore e della fraternità.
Per noi di Don Orione è un impegno ad essergli vicino, ad onorarlo e a servirlo soprattutto con la nostra preghiera e la nostra vita buona, con la carità che è il sangue della Chiesa e che vivifica e fa l’unità della Chiesa.
Ave Maria e avanti!
Ave Maria e avanti con Papa Francesco!
In Cristo e nel Papa,
Don Flavio Peloso
(Superiore generale)