Breve riflessione per gli auguri del Natale 2014.
CHI AMA DIO GODE SEMPRE
Come ogni anno, la festa del Natale conta il tempo che passa, i 2014 anni dopo Cristo e il nostro gruzzolo di anni.
Il tempo è troppo lento per chi aspetta, troppo rapido per chi ha paura, troppo lungo per chi soffre, troppo breve per chi gioisce. Il tempo è pieno per chi è amato e ama.
Gesù, nato in una notte d’inverno, a Betlemme, ha “riempito” di sé il tempo. “Quando venne la pienezza del tempo – scrive San Paolo - Dio mandò il suo Figlio, nato da donna” (Gal 4, 4).
“La pienezza del tempo” è Gesù. La nostra vita non è una brocca vuota, come quella della Samaritana, da riempire ripetutamente al pozzo della vita, sempre troppo limitato, ma abbiamo in noi una sorgente di acqua viva zampillante, inesauribile: lo Spirito di Dio. “Se tu conoscessi il dono!”.
Don Orione ha conosciuto il dono di Dio e ha voluto farlo sperimentare a tutti con l’urgenza dell’amore che gli muoveva il cuore, le parole, le mani.
“Chi ama Dio, gode sempre: il dolore non si differenzia più dalla gioia e diventa tutta una gioia la vita, ed è un paradiso.
Oh quanto è bella la vita di chi ama Dio! Il gaudio sereno dell'anima è l'unione col suo Dio.
Il cuore dell'uomo, se non è soddisfatto, non è contento. Può il mondo riempire il cuore dell'uomo? Ci vuol altro che il mondo per accontentare l'uomo! Ci vuole un'altra cosa dunque, un bene che non sia terreno: ci vuole Dio! Dio solo basta. Chi ama Dio, vive di Dio, e gode sempre!” (Don Orione).
Un giorno del 1936, Don Orione si presentò alla Casa rosada di Buenos Aires per incontrare Pedro Augustin Justo, presidente della Repubblica argentina. Fu ricevuto dall’usciere che subito lo riconobbe con emozione e lo accompagnò in una sala di attesa.
- Si accomodi, Don Orione, vado ad annunziare la sua presenza.
Capitò però che l’usciere si dimenticò completamente di lui. Ricordandosene dopo un paio d’ore abbondanti, accorse mortificato nella sala d’attesa.
- Mi scusi, Padre, l’ho lasciato solo, qui, ad aspettare.
- Io non sono mai solo – rispose Don Orione con un sorriso.
- Le ho fatto perdere tanto tempo prezioso.
- Io non perdo mai tempo – aggiunse in tono amabile alzando un poco la corona del rosario che aveva in mano.
Questi sono gli effetti della presenza di Dio. Don Orione era un uomo contento (deriva da contenere) perché conteneva Dio, come una “sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”.
Auguro a tutti i miei confratelli e consorelle consacrati di essere contenti di vivere di Dio “sommo bene e nostra eterna felicità” nello stato di vita scelto da Gesù, mediante i voti di povertà, castità e obbedienza.
Cari laici orionini, soprattutto voi che siete nel cammino del Movimento laicale, sapete che vi consideriamo “come fratelli” e “come apostoli”. Siate contenti di Dio, “camminate alla presenza di Dio sempre e vivete di Dio”, animati dallo stesso carisma.
Auguro di essere contenti ai tanti bambini, ragazzi e giovani presenti nelle attività educative della Congregazione; alle persone con limiti, ai malati e agli anziani; alle persone che frequentano le nostre parrocchie: non accontentatevi solo dei servizi che ricevete presso le nostre opere, ma cercate e chiedete “con il pane del corpo il divino balsamo della fede”.
“Chi dà al povero dà a Dio e da Dio riceverà la sua ricompensa”, ripeteva Don Orione. La ricompensa di Dio, cari benefattori e amici della Piccola Opera della Divina Provvidenza, è Dio stesso, la sua grazia, la sua amicizia che vi fa contenti in questa vita e nel paradiso.
A tutti, nel nome di Don Orione e nella preghiera assieme ai Confratelli del Consiglio generale, auguro di essere contenti di Dio, di contenerlo dentro l’anima, perché “chi ama Dio gode sempre”.
Buon Natale e felice Anno nuovo 2015!
Don Flavio Peloso
(Superiore generale)