DON ANTONIO LANZA, profilo biografico

DON ANTONIO LANZA, INSEGNANTE E STUDIOSO DI DON ORIONE
Antonio Lanza era l’ultimo dei 7 figli di Alberto e Regina Pasuello, nato a Mestrino (Padova) il 12 novembre 1918 e battezzato due giorni dopo.
Quando aveva 12 anni, il parroco di Vetrego presentò lui e un altro giovanetto, Valdastico Pattarello, al seminario di Campocroce che proprio in quell’anno 1930 iniziava la sua attività. Vi entrò il 30 settembre 1930, ricevuto da Don Giuseppe Curetti. Da lì in avanti la sua vita fu tutta e sempre per Gesù, con Don Orione.
Dal Fondatore ricevette la vestizione a Tortona il 29 agosto 1932; fece il noviziato con Don Giulio Cremaschi ed emise i Voti il 15 agosto 1935 con il ven. Don Carlo Sterpi. Divenne sacerdote il 18 settembre 1943.
Dunque, i tre numeri sacri della sua vita sono 93 anni di età, 77 di professione religiosa e 68 di sacerdozio. Dentro questi numeri, che misurano e qualificano la sua vita, ci sono molti altri numeri e date e luoghi e compiti svolti. Tutto è stato vssuto lentamente e tutto ora è nelle mani di Dio.
Nella prima parte della sua vita, svolse soprattutto il ministero dell’insegnamento. Laureato in lettere all’Università di Torino, insegnò a Villa Moffa (1946-52), all’Istituto San Filippo di Roma (1952-59), all’Istituto Dante di Tortona (1959-64) e all’Istituto San Giorgio di Novi Ligure (1964-69).
Dal 1969, passò alla Curia generale di Roma, come consigliere generale, segretario e procuratore fino al 1981. Poi divenne archivista e si dedicò ai documenti e allo studio di Don Orione fino al 2004.
Bisognoso di aiuto per la sua salute, nel 2004 passò al Centro Don Orione di Monte Mario a Roma. Qui tutti lo ricordano sempre riservato, spesso passeggiando con la corona del rosario in mano per dire con certosina precisione i suoi 15 rosari ogni giorno, dei quali uno era per il Superiore generale. La sua salute è andata calando, fino a quando, alle ore 21 del 18 agosto 2012, il Signore l’ha chiamato a sé.
Don Lanza fu un religioso tutto casa, chiesa e lavoro. Quasi non ebbe vita pubblica sua, non ebbe relazioni e interessi che non fossero quelli legati alla sua vita religiosa quotidiana, all’insegnamento prima e poi allo studio e divulgazione di Don Orione.
Poche volte accettò platee commemorative o accademiche per parlare di Don Orione. Fu invece ammirevole e costante nelle “conferenzine” su Don Orione ai novizi, ai chierici e alle suore in formazione.
“Trasmettere Don Orione” divenne il suo interesse prevalente e, alla fine, unico della vita. Prezioso per tutti è e sarà il suo apporto soprattutto nel grande lavoro di riordino, catalogazione e studio degli scritti di Don Orione.
In questo medesimo interesse di “trasmettere Don Orione”, patrimonio della Chiesa e dell’umanità, è nato anche l’incontro mio personale con Don Lanza. La comune passione per Don Orione fece cadere tra di noi ogni distanza di età, formazione e ruolo, e ci mise in sintonia ben prima che condividessimo in Curia, dal 1992 al 2004, 12 anni di vita alla stessa tavo-la e nella stessa cappella.
Don Lanza ebbe la grazia di conoscere Don Orione. Fece la vestizione con lui, nel 1932. Raccontava sì, ogni tanto, qualche piccolo episodio della sua vicinanza con il Fondatore. Ma era solito dire che lui, Don Orione, non lo conobbe tanto da vivo quanto piuttosto dopo, conoscendo meglio la sua vita e studiando i suoi scritti. Per lui conoscere Don Orione fu un’esperienza spirituale e anche culturale grandissima.
Ecco, questo potrebbe essere il messaggio di Don Lanza nel giorno del suo ultimo saluto terreno. Conoscere Don Orione. Conoscerlo in senso biblico, cioè sapere di lui, relazionarsi con lui, viverlo.
Don Lanza che, pur avendo incontrato Don Orione da vivo, diceva che l’aveva conosciuto meglio studiandolo, ci ricorda che non siamo più svantaggiati perché siamo lontani dagli mitici “tempi di Don Orione”. Anche oggi, noi possiamo conoscerlo, possiamo viverlo, possiamo donarlo con la nostra esperienza personale e congregazionale al mondo.
Don Orione non è una nicchia chiusa, ma è una finestra aperta che getta luce e forza di Gesù e della Chiesa sulla vita e sul mondo.
Mentre ringraziamo e preghiamo il Signore per Don Lanza, ascoltiamo l’invito di questo confratello a conoscere Don Orione, a camminare sui passi di Don Orione nella sequela di Gesù.