VILLA ROSANO di Casalnoceto

L'importante dimora della potente famiglia Vignola nella campagna tortonese accolse i Chierici teologi di Don Orione durante la guerra, dal 1943 al 1945.
VILLA ROSANO DI CASALNOCETO
Sede provvisoria dell'Istituto Teologico dal 1943 al 1945
Don Flavio Peloso
BELLA E ABBANDONATA
Ne avevo tanto sentito parlare da alcuni confratelli anziani come di un luogo incantevole e provvidenziale dove, ancora chierici, furono ospitati durante la guerra mondiale. La sorpresa è stata grande.
Si tratta di una maestosa dimora privata di valore storico risalente XVI secolo, nella campagna a confine tra la Lombardia e il Piemonte, in posizione strategica tra i piccoli paesi di Casalnoceto e Castellar Guidobono e a pochi chilometri dai centri urbani di Voghera e Tortona. Siamo a Rosano, piccola frazione di Casalnoceto. Il palazzo sorge di fronte alla chiesa di San Rocco antica residenza della famiglia Spinola. La proprietà è caratterizzata da una pianta rettangolare e dalla presenza di decorazioni ed ornamenti essenziali che le conferiscono un aspetto sobrio ed elegante. Si sviluppa prevalentemente su due piani ad eccezione dei due bastioni a pianta quadrata che si elevano fino al terzo livello. Vi sono due magnifici camini originali dell’epoca, al piano terreno si trovano diversi saloni riccamente decorati, una sala da pranzo affrescata con scene di caccia e una sala biliardo.
È circondata da un vasto parco che si estende per 2,5 ettari ed include specie rare di piante, un giardino all’italiana e un lago, ora senz’acqua e invaso dalla vegetazione. Inoltre fa parte della proprietà la chiesa di S. Maria risalente al XIII secolo, ciò che resta di un antico convento francescano.
Riordinata nel XVI secolo, conserva nella cripta le tombe di dodici esponenti della famiglia Spinola, tra cui l’Ambrogio Spinola governatore di Milano all’epoca dei fatti narrati ne “I Promessi Sposi” del Manzoni.
L’edificio ha ospitato per circa un secolo le monache di clausura appartenenti all'ordine delle Carmelitane. Alcune stanze custodiscono affreschi religiosi d'epoca.
DURANTE LA GUERRA OSPITÒ I CHIERICI DI DON ORIONE
Villa Rosano, presso Casalnoceto, fu sede provvisoria dell’Istituto Teologico della Congregazione orionina durante la guerra mondiale. I chierici teologi nel 1940-1941 furono ospitati a Genova – Camaldoli, poi passarono al Boschetto di Rivarolo Ligure e, nel giugno 1943, furono sistemati nella Villa di Rosano di Casalnoceto. A Rosano si tennero in quegli anni esercizi spirituali durante l’estate con più turni, anche di 50 religiosi., Don Sterpi era contento di quella casa e di quel luogo nella quiete della campagna. “Rosano è vicino a Tortona, abbiamo il telefono, e c’è una bella Chiesa c’è un bel parco e comodo pei rifornimenti”. “È luogo veramente adatto e per la bella chiesa, e per il locale e per la vicinanza con Tortona”.
La villa di Rosano divenne anche la residenza dove si rifugia il vescovo Egisto Melchiori per evitare i bombardamenti. Anche, anche il compagno e successore di Don Orione, don Carlo Sterpi, si trovò a dover usufruire della quiete di Rosano per recuperarsi dall’ictus che lo colpì il 19 maggio 1944. Una nota di Diario riporta: “Mercoledì 24 maggio pomeriggio. Oggi si portò Don Sterpi in macchina a Villa Rosano, dove sono i chierici teologi e dove si trova bene. Tutti i giorni il dott. Codevilla va a vederlo e a curarlo. Va lentamente migliorando”. Lasciò Rosano per trasferirsi a Villa Borgia di Velletri, l’8 gosto, e seguire la situazione delle case di Roma.
Però, finita la guerra, il 3 luglio 1946, è lo stesso Don Sterpi a dire: “Rosano, quantunque sia stato io chi l’ha cercato e chi vi ha condotto i chierici, non lo credo adatto a formare i nostri secondo il nostro spirito. Potessimo mettere le ruote sotto le fondamenta della chiesa, specie sotto quel bell'altare della Madonna, tanto devota e tanto cara, lo farei volentieri. Piuttosto mettiamoci dei poveri o delle povere”.
Di fatto, i chierici tornarono nella loro sede di Tortona nell’ottobre 1945 e a Rosano furono ospitati i probandi di Vigevano e di Voghera. Nel 1947, fu qui riunito un gruppo di futuri missionari che si preparavano a partire.
Don Sterpi, il 27 Febbraio 1948, informò Don Zanocchi: “Hanno venduto Rosano e quindi noi con Domenica cessiamo di essere in quella Casa”. Dunque, il ritiro definitivo dalla Villa di Rosano avvenne nella Domenica 29 febbraio 1948.