Servo di Dio Don Gaspare Goggi: “E dove sono i vostri dotti perché io mi converta alla vostra religione? Ho veduto le processioni dei credenti: vecchi imbelli e forse anche imbecilli, donne, ragazzi, disgraziati, ecco i seguaci del cristianesimo e in particolar modo della Chiesa Cattolica. Come mai vuoi che io mi rassegni ad abbracciare una religione che raccoglie i suoi proseliti tra i rifiuti della società?”. Così diceva a me un giorno, in tono di vittoria e di sprezzo uno studente propugnatore di quella morbosa aberrazione che si appella socialismo. “Ma sai – presi a dirgli io – che è per lo meno strano che voi, propugnatori di un’uguaglianza assoluta veniate a parlarci di rifiuti della società? Ah! Povera gente, che volete parlar di giustizia e cominciate col negare Dio, che ne è la base e la vita futura, che ne forma il compimento! Ascoltate, o traviati, le parole di un Dio alle turbe assetate di pace e di giustizia: “Venite a me, o voi tutti, che siete affaticati e tribolati, ed io vi conforterò. Venite a me tutti, saggi e ignoranti, ricchi e poveri, vecchi e giovani, sani e ammalati. Amate Iddio e amatevi tra voi. A ciascuno io renderò secondo il proprio merito, e maggiori frutti esigerò da colui al quale sarò stato più largo in benefizi”.