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Messaggi Don Orione
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Nella foto: Capitolo Generale dei Figli della Divina Provvidenza del 2004

Intervento della Responsabile generale, Concetta Giallongo, al Capitolo generale FDP del 2004

Italiano – Spagnolo - Portoghese

L'ISTITUTO SECOLARE ORIONINO

UN RAMETTO DELLA PIANTA ORIONINA

Saluto di Concetta Giallongo
al Capitolo generale dei Figli della Divina Provvidenza


Ariccia,  26 giugno 2004

 

 

            Sono qui a rappresentare l’Istituto  Secolare Orionino, ISO, ed è un grandissimo piacere esserci come segno di Famiglia. Ringrazio pertanto i Superiori per avermi invitato.

            Noi dell’Istituto Secolare ci sentiamo legate nella identità orionina, tanto più ora, nel tempo della proclamazione della santità del nostro padre Fondatore. Siamo a pieno titolo figli e figlie di un Santo, fratelli e sorelle fra di noi,  incamminati nel medesimo solco di amore a Dio, al Papa, ai poveri; siamo impegnati tutti a specchiarci nel suo volto, a seguire le sue orme, a meditare la sua parola, a imitare le sue virtù.

            Il nostro Istituto è stato desiderato e in qualche modo previsto da Don Orione. Egli già nelle prime Costituzioni del 1904, delle quali ricorre quest’anno il centenario, aveva previsto la presenza di “quei laici che anelano con tutto l’animo di seguire la perfezione e sarebbero disposti di fare i voti, se fosse loro dato, si tenessero come Figli adottivi”. Per questo noi consideriamo Don Orione non solo Padre ma anche Fondatore.

A quei tempi, non era concesso di fare i voti nel mondo, fuori di un convento  di una comunità religiosa. Solo nel 1947, col  Documento di Pio XII, Provida Mater, la Chiesa approvò la consacrazione secolare. Don Orione era morto da sette anni. Furono Don Pensa e il Capitolo generale del 1958 che diedero avvio alla consacrazione laicale nella Famiglia orionina. Essa è giunta al riconoscimento canonico di Istituto Secolare con il Decreto del 13 maggio 1997. Siamo “consacrate” in senso pieno, canonico, con i tre voti di povertà, castità e obbedienza, ed essendo orionine abbiamo anche il quarto voto di “speciale fedeltà al Papa”.

            Oggi, siamo al secondo sessennio dall’approvazione canonica. Siamo in totale 140: 50 in Argentina, 49 in Brasile, 5 in Cile, 31 in Italia, 1 in Polonia, 5 in Uruguay. I gruppetti di Cile, Polonia e Uruguay dipendono direttamente dalla Direzione generale, le regioni di Argentina, Brasile e Italia hanno le rispettive Responsabili regionali coi loro Consigli. Gli indirizzi si trovano in fondo all’Elenco generale della Piccola Opera.

            Gli Istituti Secolari in Italia sono 74; sono consociati nella Conferenza mondiale degli II. SS. (CMIS) e nella Conferenza italiana II. SS. (CIIS). Il nostro Istituto fa parte delle due Conferenze. Dal 17 al 24 luglio, si terrà il Congresso mondiale degli II.SS. in Polonia, a Czestochowa: con me parteciperanno la responsabile regionale dell’Italia e come delegata la consacrata della Polonia.

            Come per tutti gli Istituti secolari, la nostra missione, secondo le parole di Giovanni Paolo II, “è quella di cambiare il mondo dal di dentro, diventandone fermento vivificante; la consacrazione impegna tutta la vita e tutte le attività quotidiane”. Nelle ordinarie situazioni di vita nel mondo, come lievito e sale nella massa, dobbiamo dare concreta testimonianza evangelica secondo il carisma di Don Orione che ci chiede di unificare in Cristo e nella Chiesa mediante la carità vissuta nell’agire, nel soffrire e nel pregare. (Reg. di Vita art. 5, Cap.I).  Apparteniamo alle più svariate categorie professionali che vanno dalla fabbrica, al pubblico impiego, alla scuola, alla sanità, ecc., una è all’ambasciata italiana in Kuwait. Oltre alla propria professione, ci si impegna nel volontariato, nell’associazionismo (preferibilmente fuori dall’ambito ecclesiale o religioso, perché lì più occorre portare il soffio della spiritualità, della fede) e  anche nella vita civile e politica. Qualche attività particolare viene svolta anche vicino alle opere orionine.

Ci conforta la presenza di un discreto numero di giovani – 6 in Italia e altre altrove - che stanno facendo un cammino di formazione.

            Una parola voglio aggiungere sul “riserbo” sul fatto che siamo consacrate. Alcuni Confratelli ci dicono: “Come potrete avere vocazioni se non vi fate conoscere?”. E’ certo una difficoltà, ma non del tutto. Farci conoscere dalla gerarchia ecclesiastica, dai confratelli va bene, ma non nel campo di vita e di lavoro personale. Se una giovane cerca una consacrazione pubblica, identificata, in genere va a farsi suora. Chi viene in un Istituto Secolare lo fa proprio perché sente di essere consacrata nella discrezione. La Chiesa ha approvato questa nuova forma di consacrazione proprio perché forse diversa da quella religiosa e perché arrivasse negli ambienti del mondo “dal di dentro”, senza etichette. Dobbiamo  essere libere di agire nella massa, confuse con le altre persone onde incidere maggiormente sui fratelli e rendere più fruttuoso l’apostolato. Tuttavia con alcune persone, quando occorre, ci si manifesta come consacrate.  Una iniziativa vocazionale in una città è fatta da consacrate di un’altra città. Per simili iniziative,  chiamateci e saremo disponibili.

            L’ISO è un rametto debole e ancora in germoglio nel grande e magnifico albero della Piccola Opera. Ha però dei forti sostegni: la nostra Regola di Vita, innanzitutto, frutto dello spirito di Don Orione e della sapienza della Chiesa.

E poi contiamo su di Voi. Lo diceva il vescovo di Tortona, Mons. Canessa, nella celebrazione della prima Assemblea generale: “Ho firmato volentieri il decreto di riconoscimento del vostro Istituto anche perché so da quali forze siete sostenute: i Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Suore Missionarie della Carità”. Ed è vero. In varie circostanze, agli Esercizi Spirituali, nelle Assemblee, nei gruppi ci è stata cara e incoraggiante la presenza di superiori, confratelli e suore. Continuate a sostenerci.

             Le mie parole di ringraziamento e di augurio sono in lingua italiana, ma sono le medesime parole che altre sorelle potrebbero esprimere in portoghese, spagnolo, polacco.

            A tutti l’augurio più fervido, fatto di preghiera e di offerta, che il 12° Capitolo generale, svolto nella luce di Don Orione “santo”, porti copiosi frutti di santità e di rinnovamento per il nuovo sessennio.

           Vedi: Piccola catechesi sulla consacrazione secolare

                   Decreto di riconoscimento pontificio dell'Istituto Secolare Orionino

                   ISTITUTO SECOLARE ORIONINO: origini, sviluppo, identità

           

 

 

Concetta Giallongo

Saludo al  Capítulo General de los Hijos de la Divina Providencia

 

Estoy aquí representando el Instituto Secular Orionista, ISO, y es mi grandísimo gusto hacerlo como signo de familia, Por lo tanto agradezco a los Superiores la invitación.

Nosotros del Instituto Secular nos sentimos  unidas en la identidad orionista, más todavía ahora en el ambiente de la proclamación de la Santidad de nuestro Padre Fundador.

Somos, a pleno derecho, hijos e hijas de un santo, hermanos  y hermanas entre nosotros encaminados en el mismo surco de amor a Dios, al Papa, a los pobres; estamos todos comprometidos en reflejarnos en su rostro, a seguir sus huellas, a meditar su palabra, a imitar sus virtudes.

Nuestro Instituto ha sido deseado y, de alguna manera, previsto por D. Orione. El ya en las primeras Constituciones de 1904, de las cuales celebramos este año el centenario, había previsto la presencia de “aquellos laicos que anhelaban con toda el alma seguir la perfección y estarían dispuestos  a emitir los votos, si les fuera permitido, se consideran como Hijos apostólicos”. Por esto nosotras consideramos a Don Orione no solo Padre sino también Fundador.

Entonces no estaba permitido hacer los votos en el mundo, fuera de los conventos o de una comunidad religiosa. Solo en 1947, con el documento de Pio XII, “Provida Mater”, la Iglesia aprobó la consagración secular. Don Orione había muerto siete años antes, fueron D. Carlos Pensa y el Capítulo General de 1958 que posibilitaron la consagración laical en la familia orionista. La cual llegó al reconocimiento canónico del Instituto Secular con el Decreto del 13 de mayo de 1997. Somos consagrados en sentido pleno, canónico, con tres votos; de pobreza, castidad y obediencia, y, por ser orionistas, tenemos también el cuarto voto de especial fidelidad al Papa.

Hoy estamos en el segundo sexenio de la aprobación canónica. En total sumamos 140: 50 en Argentina, 49 en Brasil, 5 en Chile, 31 en Italia, 1 en Polonia, 5 en Uruguay. Los grupitos de Chile, Polonia y Uruguay dependen directamente de la Dirección general. Las regiones de Argentina, Brasil e Italia tienen sus respectivas “Responsables Regionales” con sus consejos. Las direcciones se encuentran en el Elenco de la Pequeña Obra.

Los Institutos seculares en Italia son 74, asociados en la Confederación Mundial de los Institutos Seculares (CMIS) y en la Confederación Italiana II. SS. (CIIS). Nuestro Instituto participa de las dos Confederaciones. Del 17 al 24 de Julio próximo, se realizará el Congreso mundial de los II. SS. en Czestochowa (Polonia): participaré en él con la responsable de Italia y, como delegada, la consagrada de Polonia.

Como para todos los demás Institutos seculares, nuestra misión es, según la afirmación de Juan P. II,  la de cambiar el mundo desde dentro, llegando a ser su fermento vivificante; la consagración empeña toda la vida y todas las actividades de cada día”.

En las ordinarias situaciones de la vida en el mundo, como levadura y sal en la masa, debemos dar testimonio evangélico concreto según el carisma de D. Orione que nos pide unificar en Cristo y en la Iglesia mediante la caridad vivida en el actuar, en el sufrir y en el rezar (Reg. De Vida Art. 5).

Pertenecemos a las más diversas categorías profesionales, desde la fábrica, al empleado público, a la enseñanza, a la salud. Una es miembro de la embajada italiana en Kuwait y una Hermana es misionera a Bonoua en Costa D’Avorio. Además que a su propia profesión, nos comprometemos con el voluntariado, en las asociaciones (preferiblemente no eclesiales o religiosas) donde más se necesita un soplo de espiritualidad y de fe. Y también en la vida civil y política.

En algún caso nuestra actividad es cercana a las obras orionistas. Nos conforta la presencia de un discreto número de jóvenes aspirantes (6 en Italia y en otras partes) que recorren actualmente un camino de formación.

Quiero añadir una palabra sobre el no publicitar el hecho de que somos consagradas.

Algunos religiosos nos dicen: “¿Cómo vais a tener vocaciones si no os dais a conocer?” Ese es ciertamente una dificultad pero no lo es del todo.

Darnos ha conocer por la jerarquía eclesiástica, por lo religiosos está bien. Pero no lo sería en el campo de vida y de trabajo personal.

Si una joven busca una consagración pública, identificada, en general va con las religiosas. La que viene a un instituto secular es porque “siente” ser consagrada en la discreción.

La Iglesia aprobó esta nueva forma de consagración para que fuera distinta de las de las religiosas y para que alcanzara los ambientes  del mundo “desde dentro” sin etiquetas.

Debemos ser y sentirnos libres de actuar en la masa, mezclados con las otras personas, para incidir mayormente en los hermanos y hacer más fructífero el apostolado. Sin embargo, con algunas personas, cuando sea útil, nos presentamos como consagradas.

Una iniciativa vocacional en cierto lugar, es presentada por consagradas de otra región.

Para jornadas vocacionales, llamadnos pues somos y seremos disponibles.

El ISO es una ramita débil y todavía en brote, del grande y magnífico árbol de la Pequeña Obra. Pero tiene sólidas bases: en primer lugar nuestra Regla de Vida, fruto del espíritu de Don Orione y de la sabiduría de la Iglesia.

 Además contamos con vosotras. Lo decía también el Obispo de Tortona, Mons. Canessa, en la celebración de nuestra primera asamblea general: “He firmado con alegría el decreto de reconocimiento de vuestro Instituto también porque conozco las fuerzas que os sostienen: Los HDP, las PHMC”. Es la verdad: en varias ocasiones, en los ejercicios espirituales, en las Asambleas, en los grupos nos ha sido preciosa y animadora la presencia de Superiores, cofrades y hermanas. Seguid acompañándonos.

Mis palabras de agradecimiento y de augurios son en italiano, pero es el mismo mensaje que otros hermanos podrían expresar en portugués, español o polaco. A todos el más cálido augurio, hecho de oración y de oblación para que el 12 Capítulo General, iluminado por la santidad de D. Orione triga muchos frutos de santidad y de renovación para el próximo sexenio.

                                                                                    Concetta Gialongo

                                                                                   Responsable General

 

 

Concetta Giallongo

Saudação ao Capítulo Geral dos Filhos da Divina Providência

 

            Estou aqui para representar o Instituto Secular Orionita, ISO, e é com grande prazer fazermos presentes como sinal de Família. Agradeço portanto os Superiores por ter-nos convidado.

            Nós do Instituto Secular nos sentimos ligados pela identidade orionita, tanto mais agora, no tempo da proclamação da santidade do nosso pai fundador. Somos a pleno titulo filhos e filhas de um Santo, irmãos e irmãs entre nós, dentro do mesmo sulco de amor a Deus, ao Papa, aos pobres, somos todos chamados a espelharmos no seu rosto, a seguir as suas  pegadas, a meditar a sua palavra, a imitar as suas virtudes.

            O nosso Instituto foi desejado e de alguma forma previsto por Dom Orione. Ele,  já nas primeiras Constituições de 1904, as quais celebramos neste ano o centenário, tinha previsto a presença  “daqueles leigos que aspiram com toda alma de seguir a perfeição e estariam dispostos a fazer os votos, se fossem dados a eles, tenham-se como Filhos adotivos”. Por isso nós consideramos Dom Orione não só Pai, mas também Fundador.

            Naqueles tempos, não eram concedidos de fazer votos no mundo, fora de um convento, de uma comunidade religiosa. Só em 1947, com o Documento de Pio XII, Provida Mater,  a Igreja aprovou a consagração secular. Dom Orione já havia morrido fazia  sete anos. Foram  Dom Pensa e o Capitulo Geral de 1958 que deu inicio à consagração laical na Família orionita. Ela recebeu o reconhecimento canônico de Instituto Secular com o Decreto de 13 de maio de 1997. Somos “consagradas” em sentido pleno, canônico, com os três votos de pobreza, castidade, e obediência, e sendo orionitas temos também o quarto voto de “especial fidelidade ao Papa”.

            Hoje, estamos no sétimo ano da aprovação canônica . Temos um total de 140: 50 na Argentina, 49 no Brasil, 5 no Chile, 31 na Itália, 1 na Polônia, 5 no Uruguai. Os pequenos grupos do Chile, Polônia e Uruguai, dependem diretamente da Direção Geral, as regiões da Argentina, do Brasil, da Itália, tem as respectivas Responsáveis regionais com os seus conselhos. Os endereços se encontram no fim do Elenco Geral da Pequena Obra.

            Os Institutos Seculares na Itália são 74. São co-associados na Conferencia mundial dos Institutos Seculares (CMIS) e na Conferencia italiana dos Institutos Seculares (CIIS). O nosso Instituto faz parte das duas conferências. De 17 a 24 de julho, acontecerá o Congresso Mundial dos Institutos Seculares, em Czestochowa – Polônia. Comigo participarão a responsável regional da Itália e como delegada a consagrada da Polônia.

            Como para todos os Institutos seculares, a nossa missão, segundo as palavras de João Paulo II, “é aquela de mudar o mundo por dentro, tornando fermento vivificante, a consagração compromete toda a vida e todas as atividades diárias”. Nas ordinárias situações da vida no mundo como fermento e sal na massa, devemos dar concreto testemunho evangélico segundo o carisma de Dom Orione que pede de unificar em Cristo e na Igreja, mediante a caridade, vivida no agir, no sofrer e no rezar. (Regras de Vida art. 5, cap. I). Pertencemos às mais variadas categorias profissionais que vão da fábrica, ao emprego publico, à escola, à saúde, etc. uma está na Embaixada italiana, no Kuwait, e uma missionária em Bonoua, na Costa do Marfim. Além da própria profissão, nos comprometemos no voluntariado, nas associações (preferivelmente, fora do âmbito eclesial ou religioso, porque ali precisa levar o sopro da espiritualidade, da fé) e  também na vida civil e política. Alguma atividade particular também e feita junto às obras orionitas.

            Uma palavra quero acrescentar referente a “reserva” pelo  fato que somos consagradas. Alguns confrades nos dizem: “Como vocês podem ter vocações se não lhes fazem conhecer? É claro que é uma dificuldade, mas não de tudo. Fazer-nos conhecer pela hierarquia eclesiástica, pelos confrades, é bom, mas não no campo de vida e trabalho pessoal. Se uma jovem busca uma consagração publica, identificada, em geral vai procurar ser freira. Quem vem em um Instituto Secular o faz porque sente de ser consagrada na discrição. A Igreja aprovou esta nova forma de consagração para que fosse diferente daquela religiosa e para que chegasse nos ambientes do mundo  “por dentro”, sem etiquetas. Devemos ser livres para agir na massa, no meio de outras pessoas, onde incidir mais sobre os irmãos e tornar mais frutuoso o apostolado.

            Todavia com algumas pessoas, quando é necessário, nos manifestamos como consagradas. Uma iniciativa vocacional em uma cidade é feita por uma consagrada de uma outra cidade. Para iniciativas parecidas, chame-nos e estaremos disponíveis.

            O ISO é um raminho frágil e ainda em germinação  na grande e magnífica arvore da Pequena Obra. Porém, tem fortes sustentações: a nossa Regra de Vida, e antes de tudo, fruto do espírito de Dom Orione e da sabedoria da Igreja.

            E depois contamos com vocês. Dizia-nos o bispo de Tortona, Dom Canessa, na celebração da primeira Assembléia Geral: “Assinei com prazer o decreto de reconhecimento do vosso Instituto, também porque conheço as forças com as quais vocês são sustentadas: os Filhos da Divina Providência e as Pequenas Irmãs Missionárias da Caridade”. E é verdade. Em várias circunstancias, nos exercícios espirituais, nas assembléias, nos grupos foi-nos muito importante e encorajadoras a presença de superiores, confrades e irmãs. Continuem a apoiar-nos.

As minhas palavras de agradecimento e de votos são em língua italiana, mas são as mesmas palavras que outras irmãs poderiam exprimir em português, espanhol, polonês.

            A todos os votos mais calorosos, feitos de oração e de oferta, que o 12° Capitulo Geral, desenvolvido à luz de Dom Orione “santo”, levem copiosos frutos de santidade e de renovação para os próximos seis anos.

Concetta Gialongo

Responsável Geral

 

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